Bullismo. Un fenomeno da combattere

di Lorenzo Quilici

Questo fenomeno, che colpisce un gran numero di bambini, adolescenti e giovani, sta entrando di forza nell'agenda setting delle politiche giovanili. (Lorenzo Quilici)

stopbullismo Il bullismo può essere definito come un vuoto di ideali che rischia di creare un’emergenza educativa che può essere contrastata con il richiamo a valori che, per essere condivisi e vissuti, devono essere convincenti per i ragazzi.

Chi è il bullo? È colui che crede di essere un leader ed usa la violenza pensando di dimostrare forza. Vuole, sostanzialmente, assumere un’autorità riconosciuta che invece non gli appartiene.

“I giovani hanno più bisogno di esempi che di critiche”, amava sostenere il filosofo francese Joseph Joubert un paio di secoli or sono. Proprio per questo, è fondamentale far conoscere ai ragazzi la miriade di modelli positivi giovanili che quotidianamente danno lustro alla comunità nazionale. Viviamo in una società nella quale i media, gli strumenti di comunicazione accendono i riflettori sui fenomeni generazionali e magari non riescono con la stessa forza a raccontare una generazione che è fatta anche di molte altre cose.

Abbiamo chiesto il parere ad una persona che di giovani, non solo perché lei stessa fa parte di questa categoria ma anche perché è stata Ministro della Gioventù: l’on. Giorgia Meloni. Secondo la Meloni il bullismo è da intendere come "come violenza cerebrale, libertà senza obblighi e doveri,  isolamento e noia ma, soprattutto, come un vuoto di ideali e mancanza di cultura".  Ma come si può combattere questo degradante fenomeno? "E' necessario agire sin dai primi anni di vita – afferma la giovane parlamentare romana -  sin dalla scuola dell'infanzia e primaria, valorizzando modelli positivi e promuovendo esperienze educative che coinvolgano i giovani, tese a sviluppare una concezione di cittadinanza attiva fondata sul rispetto di sé e degli altri".