Andare in moto aiuta la memoria

di Anna Laudati

Almeno così dice l’Università di Tohoku. A dimostrarlo è stato un test (di Enrico Maria Borrelli)

image-thumb330.pngAndare in moto fa bene al cervello.  È  quanto sostiene un gruppo di ricercatori giapponesi, secondo cui gli stimoli derivanti dalla guida delle due ruote costituiscono un'ottima 'ginnastica' per le funzioni cerebrali. La ricerca, che si è svolta in collaborazione con Yamaha, ha controllato l'attività cerebrale di 21 uomini alla guida dei propri mezzi, rilevando in tutti i soggetti l'attivazione delle aree prefrontali del cervello, responsabili per la memoria, la gestione delle informazioni e la concentrazione. "Per condurre una moto sono necessari bilanciamento e altre funzioni di controllo sensoriale - spiega Kawashima. Il cervello di un motociclista può divenire più attivo proprio per processare tutte queste informazioni attivamente durante la guida".

Una riprova a  questo risultato è stata data dal test cui 21 uomini patentati sono stati divisi in due gruppi: metà di loro ha guidato la moto per due mesi consecutivi, mentre gli altri si sono astenuti dalla guida. Si è riscontrato che i centauri hanno presentato sensibili miglioramenti nel campo della memoria, della capacità di giudicare lo spazio e di altre funzioni tipiche dell'area  del cervello interessata. La stessa zona cerebrale, invece, non ha registrato gli stessi progressi quando messa alla prova durante la guida di un'auto.