Corrado Castobello: “I delegati ci sono e non mollano”

di Gianfranco Mingione

Continua lo speciale del nostro giornale sull’assemblea nazionale del servizio civile, svoltasi nei giorni 21-22 gennaio 2011. A parlare stavolta è uno dei 4 rappresentanti nazionali dei volontari con il quale affrontiamo i nodi cruciali trattati nelle due giornate romane. I pareri favorevoli e contrari. Il presente del servizio civile. (Gianfranco Mingione)

Corrado_Castobello

I temi al tappeto sono molteplici e delicati. Riforma, vicenda Bnl, fondi esigui. Con quale spirito i delegati si sono ritrovati quest'anno?
Ti rispondo così: oltre ai molteplici temi da te citati, l'assemblea ne ha dovuto affrontare un altro "interno": l'Ufficio Nazionale non ha consentito i rimborsi viaggio per i nostri 3 ospiti (prof. Drago, dott. Pignatti Morano e dott. Ferrante, tutti e tre provenienti da Pisa) per via di una legge che impone agli uffici pubblici di limitare la spesa. La X assemblea si è dunque aperta con una votazione immediata: "vuole l'assemblea farsi carico, a spese dei singoli rappresentanti e delegati, dei rimborsi degli invitati?". Il responso è stato FAVOREVOLE all'unanimità, un grande segno di responsabilità, attaccamento alla rappresentanza e voglia di non mollare MAI.

La rappresentanza ha detto no alle proposte del direttore Borea, come ad esempio a quella riguardante l'eventuale eliminazione dei contributi percepiti dagli enti per le spese di vitto e alloggio dei volontari. Un giochino che, se approvato, farebbe risparmiare diversi milioni di euro, comportando la possibilità di aumentare a circa 480 posizioni il bando 2011, per il quale sono stati stanziati solo 110,8 milioni di euro.
L'assemblea ha espresso parere contrario a maggioranza, individuando in questa proposta uno svantaggio per il volontario derivato dal fatto che gli enti di terza e quarta classe non avranno le stesse possibilità degli enti di prima e seconda classe per provvedere da sé ad offrire tali servizi al volontario, nei progetti che lo prevedono.
In realtà però c'è stato un iter particolare per votare questa proposta perché la Consulta Nazionale ha espresso le varie posizioni tramite una consultazione online durante il periodo delle festività natalizie. Questo metodo, tuttavia necessario, non ha permesso a noi rappresentanti nazionali di poterci consultare con la rete di delegati di ogni regione prima di esprimere la nostra posizione. Personalmente ho espresso parere favorevole all'eliminazione dei rimborsi agli enti perché il risparmio (per l'esattezza di 3,9 milioni di euro) permetterebbe ad ulteriori 650 giovani circa di poter fare il Servizio Civile, in un periodo in cui si rischia veramente di toccare un numero talmente esiguo da compromettere il futuro dell'istituzione.
Ritengo che soprattutto il rimborso per il vitto presenti degli aspetti controversi, essendomi confrontato con diversi volontari da diverse parti d'Italia che mi hanno raccontato come spesso si tratti di un vero e proprio spreco di fondi per vitti non realmente erogati o per abbondanza di pietanze destinata al cassonetto della spazzatura. A mio avviso, l'ultima delle necessità da tutelare in un momento come questo.

Altro metodo per risparmiare soldi, sembra quello della riduzione del monte ore settimanale e annuale, altro tema da voi bocciato. Come mai?
La decisione di bocciare la riduzione del monte ore settimanale (da 30 a 24) e annuale (da 12 a 9 mesi per alcuni progetti) è motivato dal fatto che la proposta prevede una "conseguente" riduzione del compenso mensile del volontario da 433,80€ a circa 360€. E' vero che i motivi per cui un giovane fa il SCN non vanno ricondotti al mero compenso mensile ma si tratta più di una questione di principio: non troviamo affatto "conseguente" la riduzione del compenso mensile dal momento in cui nel 2001 il monte ore complessivo era di 1200 ore (25 ore settimanali) per lo stesso compenso di 433,80€ e nel 2006 il monte ore complessivo è lievitato a 1400 ore (le attuali 30 ore settimanali) ma il compenso non è "conseguentemente" aumentato.

Come rispondete al delegato Paolo Bazzigaluppi che, nel suo dettagliato report, oltre ad esprimere apprezzamenti per come sono state trattate alcune tematiche all'interno dell'assemblea, non nasconde la sua delusione per la mancata discussione di temi attuali e importanti come la riforma e il sistema di pagamenti? Non dimenticando di lanciare una forte critica al direttore Borea per aver lasciato i lavori senza aprirsi a un dibattito con i delegati.
Le critiche costruttive sono sempre sacrosante e, a nome anche dei miei colleghi rappresentanti nazionali, sono dispiaciuto di aver deluso le aspettative di un delegato, nonostante gli altri feedback siano stati invece molto soddisfacenti, compresi quelli dei relatori invitati. Del report non ho apprezzato solo la pubblicazione prima dell'approvazione del verbale della segreteria tecnica, che fornirà la motivazione per cui certi temi non sono stati trattati in modo strutturato e con più tempo a disposizione.
La motivazione è che il nuovo mandato della Consulta Nazionale è appena iniziato (15 dicembre) e la prossima consultazione utile a noi Rappresentanti Nazionali per raccogliere nuovi elementi di discussione rispetto alle precedenti assemblee è prevista per febbraio. Dunque semplicemente abbiamo preferito, in maniera condivisibile o meno, fornire degli aggiornamenti generali su questi temi per poi concentrarci su un lavoro più fruttuoso che è stato quello di far uscire dall'assemblea un'idea condivisa del Servizio Civile che si vuole rappresentare e dei valori che l'assemblea vuole tutelare e rilanciare. Grazie a questo lavoro sono nate le basi per una serie di proposte interessanti che stiamo già iniziando a formulare, le voteremo tramite consultazioni online e le porteremo all'attenzione dell'Ufficio Nazionale e della Consulta.

Tutti questi espedienti proposti dall'Unsc sembrano un assaggio di riforma del sistema. Assaggio che evidentemente non piace e, come ha ben ricordato durante il suo intervento Licio Palazzini, Presidente della Consulta,  "Lo scontro fra Stato, Regioni ed Enti ha sacrificato quella parte di riforma che riguarda i giovani e su cui si era manifestato comune accordo, che comprende anche la riduzione dell'orario e del compenso, ma anche lo status giuridico e la valorizzazione delle competenze acquisite". C'è secondo voi una soluzione all'orizzonte?
E' esattamente per questo che abbiamo voluto privilegiare questo tipo di lavoro in assemblea. Come rappresentanti dei volontari non possiamo fare l'errore di occuparci della riforma come se fossimo dei rappresentanti di enti. Ci sono molti punti culturali su cui noi possiamo e dobbiamo dire la nostra e che, se raggiunti, si ripercuoterebbero per forza di cose sul resto. Ad esempio il raggiungimento dello status giuridico del volontario, tema di discussione atavico ormai, e una piccola modifica alla legge che possa consentire, a chi lo desidera, di dichiararsi "Volontario di Servizio Civile per Obiezione di Coscienza" al momento dell'iscrizione al bando.

Quest'anno avete lavorato anche in gruppi. Com'è stata quest'esperienza?
Bellissima. La mattina abbiamo fatto "riscaldamento di fiducia”, attività in cui si seguono le indicazioni da parte della persona che guida (che varia continuamente) col fine appunto di creare un clima di fiducia l'uno con l'altro che poi aiuta nei lavori assembleari.
Successivamente ci siamo divisi in gruppi e ogni gruppo ha stilato la sua lista dei 7 valori fondamentali del Servizio Civile. Poi i vari gruppi si sono incrociati e dalle tante liste siamo arrivati a quella condivisa. Ottenuta la lista siamo passati ai ragionamenti e alle possibili prospettive, grazie al prezioso contributo dei nostri ospiti.

Infine, qual è il vostro augurio per il 2011, per il servizio civile?
Massimo Troisi diceva che "la ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli". I volontari sono la ricchezza da custodire in questo momento di "povertà" del SCN e l'augurio per il 2011 è che ciò si capisca bene e possa portare ad una maggiore considerazione dell'istituzione. Il discorso di fine anno del Capo dello Stato è stato molto apprezzato in questo senso.