Giusy Iannaci, rappresentante SC Sicilia: “Si rimane volontari per sempre"

di Gianfranco Mingione

Proseguiamo l’approfondimento dei temi emersi durante l’ultima assemblea con la testimonianza di Giusy, siciliana, delegata uscente: “Questa assemblea è stata scenario di scontri accesi fra diversi punti di pensiero, ma, ancora una volta, mi ha fatto rendere conto e mi ha dato conferma della passione che ci lega tutti, da nord a sud”. (Gianfranco Mingione)

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Laureata in Scienze pedagogiche e progettazione educativa, 28 anni, appassionata di musica e chitarra, segni particolari: siciliana, ex volontaria e delegata regionale uscente. La Sicilia alberga nelle parole di Giusy, in quella passione che alimenta la sua speranza nel cambiamento, che è poi la speranza di migliaia di giovani italiani. L’essere così le deriva dal fatto di essere nata e vissuta all’ombra dell’Etna, nell’isola del sole, del mare e degli aranci. Terra che tra mille difficoltà non smette di infondere nei suoi giovani la forza e la volontà per andare avanti. Giusy ci dice perché non bisogna arrendersi e perché bisogna vivere esperienze come il servizio civile in maniera formativa, vita natural durante!

La mia esperienza di servizio civile: “Una grinta che non muta”.

Con la decima assemblea dei delegati regionali dei volontari di Servizio Civile si conclude la mia attività di Rappresentante della regione Sicilia. È tempo di passaggi di cariche ma anche di forti bilanci. Nonostante il periodo di crisi che sta attraversando tutta la struttura del Servizio Civile, nonostante i passaggi di rotta e le decisioni imminenti che presto stravolgeranno la “veste” tradizionale che noi volontari abbiamo indossato per svolgere appieno il nostro compito di difesa non armata della patria e di accrescimento sociale della nostra realtà territoriale, non muta la grinta che ha caratterizzato e ancora caratterizza il nostro mandato di delegati.

Questa, come altre assemblee, è stata scenario di scontri accesi fra diversi punti di pensiero, ma, ancora una volta, mi ha fatto rendere conto e mi ha dato conferma della passione che ci lega tutti, da nord a sud, e della voglia di continuare a far crescere questo “ingranaggio” d’amore che una volta appreso non ti lascia più. Spero che nonostante i cambiamenti radicali presto messi in atto non muti mai la voglia di fare di tutti noi volontari. Perché nonostante tutto e nonostante il passare del tempo, restiamo volontari, a servizio di un sistema istituzionale che ci responsabilizza e fa crescere il nostro essere cittadini attivi.

La meraviglia di tutto ciò è che siamo di fronte ad un’esperienza che non è a direzione univoca: si cresce con la crescita dell’altro e si diventa promotori di cittadinanza attiva attraverso la scoperta e la condivisione comune di determinati valori come la solidarietà sociale. Ciò deve bastare ancora una volta a non cedere allo scoraggiamento generale che a volte pervade nei giovani che credono nel Servizio Civile, che deve essere motivo di unione, coesione, lotta e passione verso una delle poche occasioni che rimane a noi giovani in Italia per metterci in discussione e scommettere sulle nostre capacità di dare agli altri e di ricevere da questi ultimi, di “imparare ad imparare” per arrivare ad un ruolo responsabilmente attivo e costruttivo nei confronti della nostra società.

Anche se lascio, a malincuore, la mia funzione istituzionale di rappresentante a delegati motivati e carichi di passione verso quello in cui tutti noi crediamo, so già che è e sarà un’esperienza che accompagnerà quelle che mi aspetteranno dopo. Dunque metto a disposizione fin da ora la mia totale disponibilità, vita natural durante, verso quello che credo fortemente sia un “progetto di vita” cui nessuno di noi giovani dovrebbe rinunciare.