Niente volontari del Servizio Civile alla sfilata del 2 giugno

di Anna Laudati

Il Consiglio superiore della Difesa ha escluso i volontari del servizio civile dalle celebrazioni del 2 giugno. Il sen. Giovanardi ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica chiedendogli di rivedere la decisione. (Daniele Santuliana)

sfilata2giugno2 Intervenendo domenica scorsa alla sfilata degli alpini a Torino, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega sul Servizio Civile, sen. Carlo Giovanardi, ha chiesto al Capo dello Stato di rivedere la decisione del Consiglio superiore della Difesa che ha escluso quest'anno i volontari del Servizio Civile Nazionale dalla tradizionale parata delle Forza armate. "Il 2 giugno – ha detto Giovanardi – dovrebbe essere un momento di unità anche per i ragazzi del Servizio Civile, che svolgono una funzione altrettanto importante di quella dei loro commilitoni in armi". Il senatore, che ha appreso la notizia direttamente dal Ministro della Difesa, si è rivolto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inviandogli una lettera.

Nella lettera, Giovanardi scrive: "Mi viene comunicato che sfileranno soltanto i reparti in armi o rappresentanze di enti che collaborano direttamente con le forze armate nelle missioni di pace all'estero. Ma, come Lei ben sa, i quasi 300.000 giovani che hanno scelto il Servizio Civile e i 20.000 attualmente in servizio sono, al pari dei giovani volontari delle Forze Armate, inquadrati nel principio costituzionale della difesa della Patria, che nel nostro ordinamento può avvenire con le armi o con un'azione civile non violenta".

Prosegue: "con questa scelta legislativa del 2001 e la sospensione della leva obbligatoria, nel nostro Paese si era finalmente abbattuto lo storico steccato fra giovani che rispondevano alla chiamata di leva e i giovani obiettori di coscienza. Escludere i giovani del Servizio civile dopo tanti anni di partecipazione alla sfilata del 2 giugno, voluta a suo tempo da Carlo Azeglio Campi e da Lei confermata, significherebbe rialzare quegli steccati e, soprattutto, fare assumere alla decisione del Consiglio superiore della Difesa una coloritura esclusivamente militarista che non era certo nelle intenzioni del Consiglio quando la decisione è stata assunta".

La decisione del Consiglio superiore della Difesa interrompe una tradizione portata avanti ininterrottamente dal 2003. Non senza polemiche peraltro: da sempre l'associazione Obiettori Nonviolenti ha manifestato scetticismo sulla partecipazione dei volontari del Servizio Civile alla sfilata e ha chiesto loro che non prendessero parte al corteo.