Riforma del Terzo Settore: senza soldi non si cantano (pro)messe

di Katia Tulipano

Dopo la chiusura della fase di consultazione sulle Linee guida proposte dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, slitta il passo successivo del percorso che dovrebbe portare al restyling del mondo del non profit. (Katia Tulipano)

renzi La presentazione della legge delega di Riforma del Terzo Settore non compare nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di ieri, 30 giugno. Tutto rimandato all’appuntamento del 10 luglio.

 

Il testo che dovrebbe ricostruire le fondamenta giuridiche del Terzo Settore, prevedere una serie di provvedimenti volti a valorizzare il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale delle norme civilistiche, far decollare l’impresa sociale, istituire il Servizio Civile Universale, dare stabilità e ampliare le forme di sostegno economico, pubblico e privato, degli enti del Terzo Settore attraverso interventi che incidano sul regime fiscale verrà presentato nel prossimo Consiglio dei Ministri. “Il testo non era pronto“, ha commentato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa.

In realtà il problema sarebbe di natura economica. Questi ulteriori dieci giorni servirebbero per assicurare alla Riforma la copertura finanziaria necessaria e per l’individuazione delle fonti della stessa. Una questione di non poco conto. Bisogna attendere ancora per conoscere l'ammontare della cifra che il Governo intende investire sul non profit. Si pensa ad un miliardo di euro. Per alcuni troppo pochi rispetto ai provvediamenti annunciati. Intanto si attende che dalle promesse si passi ai fatti.