Servizio Civile, alla Camera il question time con la Pinotti: “Non sto parlando di ripristinare leva obbligatoria"

di Katia Tulipano

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Per la responsabile della Difesa "utile valorizzare per il futuro momento unificante che accresca senso appartenenza ad una comunità".   

“Un servizio a vantaggio della collettività e del prossimo utile alla formazione individuale, così come al Paese, in grado di formare cittadini maturi solidali e consapevoli”. Così la ministra della Difesa Roberta Pinotti spiega la proposta lanciata nei giorni scorsi, in occasione della Festa nazionale degli Alpini, di prevedere Servizio Civile in ambiti di sicurezza sociale e di pubblica utilità.

La Pinotti, in risposta alla richiesta dell’On. Rosanna Scopelliti di chiarire i termini di un tema “i cui contorni e la cui importanza non possono essere affidati ad un semplice dibattito mediatico”, evidenzia che la sua riflessione è già in parte affermata dalla riforma del Terzo Settore. “Al pari di quanto avviene negli altri Paesi europei – aggiunge la ministra - anche in Italia si è aperto un confronto sul futuro e sul valore di un possibile allargamento del Servizio Civile che diventi un’esperienza formativa e valoriale per tutti”.

“Voglio precisare ancora una volta che non sto parlando di ripristinare la leva obbligatoria” ha ribadito la ministra. “Per il futuro sarebbe utile valorizzare un momento unificante che accresca nelle nuove generazioni il senso di appartenenza ad una comunità in cui ognuno di noi trova la propria soddisfazione anche nel mettersi a disposizione degli altri non più come scelta volontaria, ma come percorso che lo Stato rivolge a tutti i giovani”.

Questa esperienza che la Pinotti immagina limitata nel tempo e “non in contrasto con i percorsi formativi e professionali già previsti da ragazze e ragazzi” per la ministra “potrebbe contribuire all’acquisizione di competenze o comunque di crediti da poter utilmente sfruttare per la propria carriera di studi o per ingresso nel mondo del lavoro”.