Servizio Civile, pubblicato avviso Programmazione. Postiglione: "Opportunità importante"

di Redazione

Il messaggio della Direttrice del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Titti Postiglione 

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Si chiuderà il 31 marzo prossimo, alle ore 14, la finestra temporale che gli enti di Servizio Civile Universale avranno a disposizione per presentare i nuovi Programmi di intervento e progetti per il 2020. "Con questo Avviso pubblicato il 23 dicembre - ci dice Titti Postiglione, Direttrice dell'Ufficio del servizio civile all'interno del Dipartimento delle Politiche giovanili e del SCU - diamo una prima attuazione alla Programmazione triennale e a quella annuale, una delle principali novita' della riforma del Servizio civile universale, ma anche continuità al lavoro degli Enti, che potranno presentare i loro specifici progetti all'interno dei nuovi più ampi programmi di intervento".

"Infatti, nelle Disposizioni che abbiamo pubblicato lo scorso 9 dicembre abbiamo previsto per gli enti accreditati al SCU la compilazione sia di una Scheda programma, con pochi ma importanti elementi di 'visione', da collegare in maniera coerente con le attività da individuare all'interno delle schede progettali, che abbiamo reso piu' semplici e maggiormente integrate con il sistema informatico HELIOS. E per mantenere anche alta la qualità della proposta, abbiamo previsto un punteggio minimo da raggiungere per ciascun progetto", spiega Postiglione.

Tra le novità più rilevanti la possibilità di coprogrammare o coprogettare fra enti accreditati, nonché quella di creare reti con il coinvolgimento di soggetti esterni al sistema del SCU. "È un' opportunità importante - sottolinea Postiglione - che abbiamo per aprire il servizio civile a soggetti con competenze diverse, ma anche per permettere loro di conoscere questo mondo".

Nell'Avviso il Dipartimento ha aggiunto poi la possibilità per gli enti titolari di accreditamento di presentare specifici Programmi diintervento in Italia, nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia, finanziati con le risorse dedicate al Programma europeo "Iniziativa Occupazione Giovani" (PONIOG) che attua la misura Garanzia Giovani. "Grazie all'impegno del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e dell'Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL) - spiega in una nota il Dipartimento - prende in questo modo avvio la seconda fase Garanzia Giovani". Con questa nuova convenzione si concretizza lo stanziamento dioltre 53 milioni di euro, provenienti dai piani regionali, che potranno finanziare 8.307 posti in più per operatori volontari di servizio civile universale nelle Regioni previste, in aggiunta ai circa 25 mila che sara'possibile avviare con i 149 milioni di euro stanziati per il 2020 dalla Legge di Bilancio appena approvata dalParlamento. A questi si dovrebbero aggiungere i 70 milioni previsti dal Disegno di legge che sara' indiscussione a gennaio in Parlamento e "ulteriori risorse per il 2020 da reperire nel corso dell'anno, per le quali c'è il nostro impegno", precisa Postiglione, che poi aggiunge: "Quelle di Garanzia Giovani sono risorse dedicate e pertanto i programmi di intervento Garanzia Giovani, al termine della valutazione, saranno inseriti in specifiche graduatorie. Novita' importante anche il fatto che per la prima volta il nostro modello di servizio civile sia stato riconosciuto in pieno dall'Unione Europea, per cui rispetto alle precedenti progettazioni con Garanzia Giovani le attività di servizio civile si potranno svolgere fino a tre mesi anche all'estero, in un Paese europeo, e saranno aperte oltre ai NEET (ossia quei giovani che non studiano, non lavorano e non sono in cerca di occupazione), anche a chi ha solo il semplice stato di disoccupazione, ma sta studiando o svolgendo corsi professionali, ampliando così le modalità di accesso per la platea di giovani che abbiamo in Italia".

"Infine abbiamo deciso di aprire l'opportunità di avere accesso al sistema informatico anche agli enti che sono in fase di accreditamento - ci dice la Direttrice dell'Ufficio del servizio civile -, in modo che possano comunque inserire i loro progetti nelle more del positivo completamento della procedura, che comunque per la presentazione formale dei progetti dovrà concludersi entro il 31 marzo, per chi ovviamente l'ha avviata per tempo".

"Tutte queste novità nel cambio di approccio alla progettazione non vogliono dire che quello che si è fatto finora, anche da parte degli Enti, non andasse bene - ci dice da ultimo Titti Postiglione -. Si cerca bensì di avere una visione piu' ampia del SCU e delle sue potenzialita', non soltanto come investimento doveroso verso i giovani, ma anche verso le comunità e il territorio, con azioni congiunte e armoniche fra di loro, che ne permettano una lettura più semplice ed efficace dall'esterno, e quindi una sua migliore comprensione e promozione".

(Articolo di Francesco Spagnolo - Redattore Sociale / Foto: Ingv.it)