Erasmus Smart: il progetto del liceo Bocchi-Galilei slitta a fine anno, ma la didattica non si arresta

di Redazione

Docenti e studenti dell’istituto non si sono, in effetti, mai fermati e da un paio di mesi sono alle prese con la didattica a distanza

unione europea1 “La scuola non si ferma” è il motto che accompagna le attività del polo liceale Bocchi-Galilei dal mese di marzo, cioè da quando il Covid-19 ha letteralmente sconvolto la vita di tutti con la sospensione di tutte le attività e imponendo a tutti la clausura domiciliare. Docenti e studenti dell’istituto non si sono, in effetti, mai fermati e da un paio di mesi sono alle prese con la didattica a distanza. “Il fatto di poter assistere ogni giorno alle lezioni, seppur in modo virtuale – si legge in una nota della scuola - ha fatto sentire tutti, ma in particolar modo gli studenti, sempre più uniti e meno isolati in questi mesi di lockdown. E questa realtà è stata vissuta e condivisa anche con studenti e docenti dei paesi partner del progetto Erasmus plus get Smart, ovvero students moving along roads of treasures. I paesi europei partner con il Bocchi-Galilei sono Lettonia, Lituania, Spagna, Cipro e Grecia.

“Il progetto di durata biennale prevedeva, proprio in questi mesi, i due incontri finali a Larnaca, Cipro, e a Salonicco, Grecia, che ovviamente sono stati annullati, con grande dispiacere da parte di tutti. Inizialmente, a fine febbraio, sembrava che si trattasse di un problema solo italiano, per cui, si è deciso di aspettare, per vedere l’evoluzione della situazione. Giorno dopo giorno – prosegue la nota - i contatti con i docenti stranieri sono diventati sempre più intensi, c’è stato un susseguirsi continuo di mail e nel giro di 15 giorni tutte le scuole dei suddetti paesi sono state chiuse, anche se in modo inaspettato, dato che la situazione nei loro paesi non sembrava così grave come in Italia. In quel momento tutti hanno capito la gravità e l’entità della pandemia, che ha afflitto il mondo intero. Dal 13 marzo tutte le scuole e università dei quei paesi sono chiuse, così docenti e studenti sono alle prese con le diverse piattaforme Google hangouts meet, Microsoft teams o altro per garantire l’attività didattica.

A tutti manca tantissimo ‘la scuola vera, in presenza’ e gli studenti affermano quello che forse non avrebbero mai pensato di dire in altri momenti: ‘vogliono tornare a scuola’.

Gli studenti italiani hanno condiviso con i partner stranieri questo periodo così particolare, raccontandosi le loro giornate davvero molto simili, in questo momento di isolamento forzato”.

Essendo il progetto incentrato sulla scoperta dei tesori culturali, artistici, gastronomici dei vari paesi partner, il gruppo Erasmus ha colto l’occasione, in collaborazione con il museo archeologico nazionale di Adria, per creare un breve video, in cui i tesori greci, etruschi e romani danno consigli utili in tempo di Covid-19.

“Il dispiacere di non poter concludere il progetto senza rivedere i colleghi docenti e studenti – conclude la nota - ha spinto tutti ad una decisione comune, ovvero chiedere di prolungare il progetto in via eccezionale fino a febbraio 2021, nella speranza che l’emergenza sia finita. La richiesta è stata accolta, per cui si spera che i meeting si possano svolgere “in presenza” entro fine anno, perché questo significherà che tutto è passato.

Ed è la speranza di tutti.

 

(Fonte articolo: polesine24 - fonte foto: Eunews)