Milano, i più piccoli danno un nuovo volto a uno spazio pubblico: l’iniziativa di Siram Veolia

di Redazione

Emanuela Trentin, ideatrice del progetto “CambiaCi”: «perché i bambini diventino i veri protagonisti della sostenibilità»

bambini

Le piastrelle smart, che creano energia pulita mentre si calpestano camminando, correndo o saltandoci sopra; oppure la mini torre cattura smog; o ancora la panchina intelligente, che ricarica i dispositivi elettronici e fornisce informazioni ambientali; o infine il lampione next generation alimentato a energia solare. Saranno i bambini (ma anche i grandi) a scegliere quale installazione vogliono per una piazza della loro città, Milano. E lo potranno fare attraverso il sito www.cambiaci.it oppure al Museo del bambino, partecipando alle «Giornate con l’artista», i laboratori durante i quali gli educatori del Muba e l’illustratrice Chiara Morra li guideranno in un percorso di consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale. Decolla il progetto «CambiaCI», che è insieme un laboratorio artistico, un programma di educazione ambientale ma anche una forma di innovazione partecipativa. Un progetto pilota «perché i bambini diventino i veri protagonisti della sostenibilità. Se da piccolo capisci il tuo ruolo, da adulto diventerai responsabile» sintetizza Emanuela Trentin, ideatrice del progetto nonché amministratore delegato di Siram Veolia, il gruppo che opera in Italia da oltre cento anni e offre servizi di gestione ottimizzata delle risorse ambientali accompagnando Enti pubblici e imprese nella transizione verso una economia circolare, che del progetto è lo sponsor.

L’intuizione

L’idea nasce da lontano. «Due anni fa abbiamo lanciato CambiaMondo, un’iniziativa editoriale su scala nazionale indirizzata - prosegue Trentin - ai bambini delle scuole elementari. Attraverso i disegni prendevano coscienza di come ognuno di loro attraverso piccole azioni può dare un contributo concreto alla sostenibilità. Questa nuova tappa è declinata in piccolo. Chiamiamo cioè la comunità dei bambini a ridisegnare una città migliore e la nostra idea si è ben sposata al progetto del Comune sulle piazze». Stiamo parlando di «Piazze Aperte», che vuole restituire luoghi pubblici ai cittadini, sopratutto ai più piccoli, «perché possano giocare in sicurezza in una città - spiega l’assessore all’Urbanistica e al Verde Pierfrancesco Maran -che deve essere sempre più a misura di bambino. Ecco perché posizioneremo il progetto vincitore di CambiaCI in una piazza in prossimità di una scuola. Il bello di questo progetto è che i bambini potranno imparare nozioni ambientali divertendosi in una delle piazze che vogliamo dedicare loro».

Murales

Per tutto il mese di luglio si terranno incontri di 3 ore ciascuno con lo staff di educatori: vere e proprie palestre di creatività dove poter immaginare e scoprire delle soluzioni tecnologiche che migliorino la qualità della vita nella propria città. Dove immaginare una città nuova, colorata e sostenibile. Gli spunti creativi prodotti durante i “laboratori d’artista” saranno rielaborati da Chiara Morra per ottenere un vero e proprio elaborato collettivo. Ed ecco che un grande murale illuminerà e colorerà una delle facciate degli edifici che circondano la futura piazza. «Ricominciamo dai bambini - spiega Mariella Bottino, direttore operativo di Muba - rimettendoli al centro dopo i lunghi mesi di quarantena. Il nostro obiettivo è rendere immediatamente comprensibili concetti astratti o complessi, come può essere appunto la “sostenibilità” e “CambiaCI” si inserisce nel più grande progetto di Piazze Aperte, che si costruisce proprio con proposte nate dal basso». I laboratori ospiteranno 160 bambini in luglio e saranno riproposti in autunno. Si potrà votare fino a dicembre. «Prosegue così la nostra bellissima collaborazione con Siram Veolia che negli anni è passato da essere nostro partner tecnico a diventare un importante alleato nella diffusione di progetti educativi» aggiunge Bottino.

«CambiaCI nasce dall’idea che «ciascuno possa agire per il cambiamento e scegliere di adottare comportamenti più sostenibili e responsabili – conclude Trentin – il cambiamento è possibile, e mai come in questi mesi di emergenza lo abbiamo compreso. Ora serve consapevolezza, creatività e innovazione per creare un futuro sostenibile. Oggi mettiamo la nostra esperienza e conoscenza tecnica a disposizione della città. Crediamo che l’ingegno da solo non basti, ci vuole anche il contributo in termini di collaborazione e immaginazione delle nuove generazioni per costruire tutti insieme un futuro più sostenibile».

 

(Fonte articolo: Corriere Buone Notizie - fonte foto: KlimKIN from Pixabay)