Servizio Civile Universale: il futuro è partecipazione

di Redazione

di Maria Cristina Pisani

Il poeta inglese John Donne, nel XVII secolo, scriveva che "ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto". Oggi, in un mondo segnato dalla crisi climatica, dalle disuguaglianze sociali e da sfide globali sempre più complesse, queste parole risuonano con forza. Ci ricordano che siamo parte di qualcosa di più grande e che la partecipazione è una responsabilità collettiva, un collante che tiene uniti tutti e tutte noi.

In questo scenario, il Servizio Civile Universale rappresenta una risorsa preziosa: è uno strumento unico, capace di offrire ai giovani un'opportunità concreta di formazione, impegno attivo e crescita... Non è solo un’esperienza formativa, ma un modo per mettere talento ed energia al servizio della comunità. È una scuola di cittadinanza attiva, a cui ogni anno migliaia di giovani scelgono di dedicare un periodo della loro vita, impegnandosi in progetti che spaziano dalla protezione civile alla tutela dell’ambiente, dal supporto alle fasce più deboli, alla valorizzazione del patrimonio culturale.

Come Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, ho più volte invitato tutti e tutte noi, a sfidare apertamente il futuro con tutto il nostro patrimonio di bellezza e umanità, per costruire un Paese migliore e il Servizio Civile è un’opportunità importante per mostrare, a se stessi e agli altri, il potente valore del volontariato, per conoscere nuove realtà, lavorare in squadra, affrontare sfide quotidiane, costruire soluzioni, rafforzare legami, acquisire competenze.

E il volontariato è questo: la forza di trasformare il dolore in solidarietà. Una rete che si muove con una rapidità e un’efficacia che le rendono, spesso, il primo supporto per chi ha bisogno di aiuto. È la dimostrazione concreta che, di fronte alle difficoltà, nessuno è solo.

Parafrasando uno dei più grandi sociologi del nostro tempo, Zygmunt Bauman, il vero cambiamento avviene quando diventiamo cittadini attivi. In questo tempo di grandi trasformazioni sociali, ambientali ed economiche, il Servizio Civile offre ai giovani gli strumenti per affrontare queste sfide, trasformando l’insicurezza in consapevolezza, l’individualismo in responsabilità collettiva. Partecipare significa, infatti, investire sul proprio futuro e su quello del Paese, acquisire nuove competenze, comprendere il valore della solidarietà e contribuire alla costruzione di una società che sappia rispondere alle necessità, soprattutto, delle nuove generazioni.

Il Servizio Civile Universale è, infatti, parte integrante dei valori su cui si fonda la nostra Repubblica. Per questo motivo, è fondamentale continuare a investire e potenziare il Servizio Civile, ampliando le opportunità e rendendolo sempre più accessibile non solo come esperienza di volontariato, ma come un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, un luogo in cui i giovani possano sperimentare il valore della partecipazione e della responsabilità collettiva. In questo senso, l’incremento del fondo destinato al Servizio Civile, con il finanziamento di 270 milioni per il 2024 e la garanzia di un numero stabile di almeno 50.000 giovani per le annualità 2025-2027, è un grande traguardo e risponde positivamente alla richiesta di incremento del Fondo Nazionale per il Servizio Civile che come Consiglio Nazionale dei Giovani abbiamo avanzato attraverso il Piano Nazionale Giovani 2025.
E se penso a tutte quelle ragazze e a quei ragazzi che in queste ore stanno compilando la loro domanda per il bando di Servizio Civile, provo un po’ di emozione. Perché penso che con la loro voglia di essere protagonisti e di partecipare, riusciranno a conquistarsi il futuro che desiderano e che meritano e a rendere il nostro un Paese migliore.