Anno Europeo dei Giovani 2022: a Roma la cerimonia di lancio e la presentazione degli Ambassador
Nella simbolica cornice del Museo dell'Ara Pacis, a Roma, si è tenuta ieri la cerimonia di lancio dell’Anno Europeo dei Giovani alla presenza della Commissaria europea con delega alla gioventù, Marija Gabriel, della Ministra per le politiche giovanili, on. Fabiana Dadone, del Capo Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, Marco De Giorgi, e della Direttrice Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Lucia Abbinante.
Il 2022, annunciato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, è stato proclamato Anno Europeo dei Giovani allo scopo di intensificare gli sforzi dell’Unione, degli Stati membri e delle autorità regionali e locali per celebrare i giovani, sostenerli e coinvolgerli in una prospettiva post-pandemica.
Nel particolare, in linea con le finalità della Strategia dell’UE per la gioventù 2019-2027 e con gli Obiettivi per la gioventù europea, l’Anno Europeo dei Giovani intende: evidenziare le opportunità che le transizioni verde e digitale offrono ai giovani ed alla società; aiutare i giovani, soprattutto quelli con minori opportunità, ad acquisire una migliore comprensione delle opportunità che le politiche dell’UE a loro disposizione ed a promuoverle attivamente; trarre ispirazione dalla visione e dalle idee dei giovani per rafforzare il progetto comune dell’Unione europea e favorire l’integrazione della loro prospettiva a tutti i livelli del processo decisionale.
La cerimonia di lancio dell’Anno Europeo dei Giovani è stata anche l’occasione per la presentazione dell’Ambassador Network dell’Anno Europeo, un team costituito da quaranta giovani selezionati per il loro impegno in iniziative e progetti di partecipazione attiva e cittadinanza europea che, per i prossimi due anni, avrà il compito di coinvolgere il maggior numero di giovani in attività di ricerca e co-progettazione.
In questa squadra di Ambassador ho l’onore e l’onere di esserci anche io. Dopo essere già stata Rappresentante Nazionale degli operatori in Servizio Civile Universale e la presidente della Consulta Nazionale, è questa una grande responsabilità che mi permetterà di portare avanti il mio impegno di promozione del valore della partecipazione tra i giovani, oltre che nel mio lavoro quotidiano con la Fondazione Amesci, a servizio delle istituzioni italiane ed europee.
L’Europa deve somigliare sempre più ai suoi giovani, deve avere un’anima ed una visione in cui questi possano riconoscersi e credere. In quest’ottica il 2022 sarà un anno dedicato alla valorizzazione delle idee e dei contributi dei giovani, che li stimolerà ad essere di ispirazione con la propria visione e le proprie azioni, che gli consentirà di crescere non solo acquisire una migliore comprensione delle opportunità offerte per loro dalle politiche europee ma anche facendosene attivamente ambasciatori. I giovani, ci dice il Rapporto Mondiale sulla Gioventù, rappresentano la più grande generazione della storia del pianeta e, per questo, il loro ruolo è essenziale per costruire, attraverso la partecipazione, società pacifiche e democratiche. I giovani per poter essere agenti del cambiamento devono riuscire a percepirsi come tali, pertanto è necessario dare loro una risposta seria alla domanda di protagonismo. In tal senso il Servizio Civile Universale in Italia e all’estero ed i programmi dell’UE specificamente dedicati ai giovani svolgeranno in quest’Anno europeo un ruolo cruciale: nel 2022 ricorre l’anniversario dei 50 anni della Legge n.772/72 che istituiva il Servizio Civile sostitutivo del servizio militare; nel 2022 si festeggiano i 35 anni del programma Erasmus+; il 2022 segna anche il quinto anno di vita del programma Corpo Europeo di solidarietà.