Consiglio dell'Unione Europea, il Ministro Dadone: "Importante permettere ai giovani di essere ambasciatori del bene comune"

di Redazione

L'intervento della Ministra Dadone al Consiglio dell'Unione Europea. 

dadone consiglio deuropa "Ho voluto illustrare ai rappresentanti presenti l'accordo con la mia omologa francese El Hairy per intensificare gli scambi di giovani tra i nostri due Paesi attraverso i rispettivi programmi di servizio civile già esistenti". Così commenta il Ministro per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, l'On. Fabiana Dadone, intervenuta ieri al Consiglio dell'Unione Europea. 

"Penso sia importante permettere ai nostri giovani di essere ambasciatori del bene comune, nonché dei valori democratici di cittadinanza attiva e di solidarietà, sensibilizzandoli ai valori comuni dell’UE, ai principi di unità e diversità, nonché al patrimonio sociale, culturale e storico. - prosegue il Ministro - Impegnandosi in attività di solidarietà i giovani hanno inoltre la possibilità di migliorare le abilità e le competenze che contribuiscono al loro sviluppo personale, sociale e professionale, ai fini della transizione verso il mercato del lavoro e della loro occupabilità".

Nel corso del suo intervento, la Dadone ha sottolineato quanto sia "importante coinvolgere i giovani in un dibattito pubblico sull’Europa e su come si immaginano una nuova idea di solidarietà rendendoli attivamente partecipi nel disegno delle progettualità."

Non è mancato un passaggio sull'Anno europeo dei giovani 2022 che risulta essere "diverso da come lo abbiamo immaginato. Questa generazione ha conosciuto la guerra soltanto dai libri, non si sarebbe mai aspettata di trovarla così vicina ai propri confini. I concetti di solidarietà, pace, difesa non armata diventano incredibilmente attuali."

E proprio sul concetto di difesa non armata della Patria che la Ministra ha parlato del SCU quale "percorso di volontariato che vede ad oggi 64 mila giovani impegnati in progetti ambientali, digitali e soprattutto di carattere sociale. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia abbiamo deciso di riorientare le progettualità su attività di accoglienza della popolazione ucraina. L’Italia nel momento del bisogno non si è mai tirata indietro.

 

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(Fonte articolo/foto: Ministero per le Politiche Giovanili)