GIOVANI NEET: Oltre 2milioni senza lavoro e senza futuro

di Anna Laudati
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L’Istat rivela la preoccupante crescita  del numero di giovani disoccupati in Italia (di Flavia Miccio)

dissoc.jpgSi chiamano Neet (Non in education, employment or training), sono i giovani compresi tra i 15 e  29 anni e sono oltre due milioni  nel nostro paese. Loro i protagonisti dell’indagine Istat che ha rilevato uno scenario desolante che va dalla crescita esponenziale del tasso di disoccupazione, della povertà, dei precari, fino al dilagare dell’ignoranza; sempre meno giovani e donne inserite nel mondo del lavoro, sempre meno potere d'acquisto per le famiglie, sempre meno bambini e laureati. La crescita costante in Italia di giovani inoccupati e senza istruzione, per lo più maschi, è stata collegata alla crisi economica, visti i dati preoccupanti relativi al 2009.

I numeri parlano chiaro: 126 mila neet in più al nord Italia, rispetto all’anno precedente, anche se è il mezzogiorno a detenere il numero più alto (oltre un milione di giovani disoccupati). Il dato che fa più paura è che fra questi giovani ci sono molti laureati e diplomati che non riescono a trovare porte di accesso al mondo del lavoro e che vedono allontanare sempre di più il sogno dell’agognata indipendenza. Ai neet si vanno inoltre ad aggiungere tutti quelli che hanno perso il lavoro negli ultimi due anni e che trovano enorme difficoltà nel reinserimento. La crisi ha determinato insomma una flessione significativa dei giovani occupati, includendo anche gli stranieri e le donne, il cui tasso d’occupazione è sceso  rispettivamente al 64,5% e 67,1%.

I tentativi di arginare la crisi occupazionale si sono rivelati comunque vani davanti alla crescita esponenziale dei giovani che si vedono costretti a restare a casa, senza possibilità di crescita alcuna. Insomma che vengano definiti Bamboccioni o Neet, disoccupati o inoccupati, i giovani attualmente affrontano una vera e propria battaglia, cercando di barcamenarsi tra carenza di lavoro, posti precari e aumento della pressione fiscale. O ancora, tristemente in attesa di un contratto a progetto.