Odio l'estate. Un ritornello tutto italiano
Allerta caldo come ogni estate: stanchezza, sudore e voglia d'inverno. nei prossimi giorni il famoso “bollino rosso” sarà associato a ventuno centri urbani. (Claudia Gorgoglione)
Un inverno a desiderarla e pochi giorni per odiarla. Un clima che ci fa impazzire. Le vacanze che tardano ad arrivare. Lo smog che si fa sentire. Una scena già vista, più o meno tutte le volte che la bella stagione impazza, le colonnine di mercurio salgono, le fronti grondano e i rimpianti per il gelo irritante aumentano. Attenti, non facciamoci prendere dal panico. Anche quando ci sembra di non riuscire a portare a termine ogni singolo respiro ricordiamoci che in realtà stiamo respirando. Non malediciamo il posto in cui viviamo, perchè tanto è una calura nazionale. Non malediciamo l'Italia, per mille ragioni: ci sono posti in cui il caldo è asfissiante, c'è chi sta peggio, ci son posti troppo freddi e bla bla bla. Insomma, armiamoci di buona volontà e partiamo. Anzi no.
Forse è meglio se restiamo. Dove? All'ombra di un cipresso se non c'è il mare, su una ventilata spiaggia se ne abbiamo una a portata di mano e, se proprio il lavoro ci chiama e non possiamo fare a meno di rispondergli, alleiamoci con un mini frigo e riempiamolo d'acqua e bibite dissetanti. Lamentarci comporterebbe un inutile ed ulteriore spreco d'energia che non potremmo proprio permetterci. E neanche leggere che nei prossimi giorni il famoso “bollino rosso” sarà associato a ventuno centri urbani potrebbe essere d'aiuto, Bolzano, Brescia, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo in prima linea.
Dunque se siete di Bolzano ignorate l'ultimo concetto. Una soluzione potrebbe essere quella di pensare ai lunghissimi temporali invernali che sembrano interminabili o al freddo penetrante nelle ossa che ci ha costretti a trascorrere gli unici giorni liberi chiusi in casa a presidiare l'unica fonte di riscaldamento. Quando ben funziona. Se, e solo se, i metodi psicologici non funzionano possiamo ricorrere al condizionatore con i dovuti riguardi senza causarci riguardi o robe del genere. In alternativa frutta fresca e ghiaccioli: d'altra parte è uno dei metodi più apprezzati dagli orsi del Bioparco di Roma che, pur soffrendo il caldo, non se ne lamentano. (foto wordpress.com)