Baby-piromani in manette: presi grazie a facebook

di Anna Laudati

A Tortolì, cittadina sarda che affaccia sul mare, andava di moda fra i ragazzi dare alle fiamme le auto dei turisti. Quando si dice “gioventù bruciata”. Fa riflettere che su facebook il gruppo argentino “Piromania” conti quasi 500 iscritti. (Monica Scotti)

fiamme

La notizia è di pochi giorni fa: una gang composta da tredici giovani (tre maggiorenni, di età compresa fra i 20 e i 21 anni, finiti in manette e dieci minorenni a cui è stato notificato un avviso di garanzia)è stata “sgominata” in Sardegna. L’accusa è di aver dato alle fiamme negli ultimi due anni circa una sessantina di vetture, appartenenti per lo più a malcapitati turisti giunti nei capoluoghi costieri di Tortolì e Lanusei e ritrovatisi senza un perché col camper o con la macchina ridotti in cenere. 

A tradire i baby-piromani sarebbe stato proprio un eccesso di esibizionismo, o magari quello stesso bisogno “sregolato” di divertirsi che li spingeva a compiere le pericolose bravate. Dopo i “colpi”, infatti, video e foto che documentavano il rogo venivano regolarmente caricati e commentati su facebook, l’ormai celebre social network già teatro di “condivisioni” di materiale discutibile divenuto oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine.

L’accusa per i ragazzini è pesante: associazione per delinquere finalizzata a danneggiamenti tramite incendio. La loro situazione si è aggravata anche per la presenza di testimoni oculari degli atti di vandalismo che si divertivano a compiere per passare il tempo e dalle perquisizioni effettuate al momento dell’arresto di alcuni membri della gang: sono state rinvenute presso le loro abitazioni artigianali bombe molotov e altro materiale utile a provocare incendi. 

Insomma, i carabinieri si sono trovati d’avanti giovanissimi che per noia hanno appiccato decine di incendi mettendo a rischio la propria incolumità e quella di occasionali passanti, senza pensare ai danni che l’esplosione di un serbatoio pieno di benzina dato alle fiamme può provocare alle persone e alle cose nelle vicinanze, senza curarsi del problema creato a famiglie desiderose solo di trascorrere una bella vacanza. 

Non è la prima volta che ragazzi annoiati commettono crimini senza neppure rendersi conto di ciò che fanno, pensando di guadagnarsi rispetto e ammirazione, mentre finiscono soltanto col compromettere il proprio futuro. Fa riflettere che su facebook il gruppo argentino “Piromania” conti quasi 500 apprezzamenti in giro per il mondo, mentre non mancano profili dai nomi a dir poco esplicativi come “Piromane ossessivo”, dietro il cui anonimato si celano spesso giovani disadattati.