Lo smog cittadino è un killer per le arterie
di redazione
A svelarlo è uno studio francese condotto dall'equipe di Pierre Boutouyrie, dell'ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi
Non solo per i fumatori o i malati di patologie cardiovascolari, tutti noi siamo super sensibili allo smog metropolitano che agisce come un velocissimo veleno per le nostre arterie. A svelarlo è uno studio francese condotto dall'equipe di Pierre Boutouyrie, dell'ospedale europeo Georges Pompidou di Parigi. La ricerca - pubblicata su 'Hypertension' - dimostra che le arterie sono supersensibili soprattutto agli inquinanti gassosi, anche nei soggetti più giovani e sani. E alle più piccole variazioni nella concentrazione atmosferica di queste sostanze, diminuisce la loro capacità di dilatarsi in risposta al bisogno di ossigeno e nutrienti nell'organismo. In altre parole, la funzionalità della parete arteriosa (endotelio) cala in risposta ai livelli di smog urbano.
Il legame fra inquinamento atmosferico, morbilità e mortalità cardiovascolare - ricordano gli autori - è ben noto nei pazienti a rischio cardiovascolare. Ma gli scienziati d'Oltralpe hanno evidenziato che la minaccia riguarda tutti.
Gli autori hanno preso in considerazione 40 pazienti 18-35enni senza alcun fattore di rischio per cuore e vasi, che avevano già preso parte a un loro studio. Attraverso una tecnica di radiofrequenza con tracciante, hanno misurato in modo non invasivo a intervalli di 15 giorni la funzione del loro endotelio arterioso.
Per confrontare i cambiamenti osservati con i livelli di smog, hanno usato i dati forniti dalla stazione di rilevamento più vicina all'ospedale, in modo da conoscere l'esatta composizione dell'aria respirata dai partecipanti all'indagine: polveri sottili Pm10 e Pm2,5, anidride carbonica e biossidi di azoto e di zolfo. Boutouyrie e colleghi hanno osservato che la funzione endoteliale poteva ridursi anche del 50% dal giorno più inquinato al meno inquinato.
A influenzare le grosse arterie erano specialmente gli inquinanti gassosi, e più di tutti il biossido di zolfo liberato per esempio dai motori diesel: «Può indurre infiammazione e causare danni ossidativi al cuore e ai polmoni», avvertono gli specialisti.