Disoccupazione in Italia: raggiunto minimo storico, ma resta terza in Europa

di Priscilla Gazzetti

Nonostante il tasso di disoccupazione sia il più basso dal febbraio 2012, secondo i dati Istat, l’Italia non riesce a tenere il passo con molti altri stati europei

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A maggio, il dato sulla disoccupazione è sceso attestandosi al 9,9%. Sotto di 0,2 punti percentuali rispetto ad aprile, dice addio alla doppia cifra per la prima volta in 7 anni. In valore assoluto il numero dei disoccupati in Italia ribassa a 2 milioni 580mila, dato notevole, a detta dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica). Per la prima volta i lavoratori dipendenti superano il livello di 18 milioni di unità.

D’altro canto, analizzando i dati relativi al tasso di occupazione il record positivo è ancora più sorprendente: a maggio sale al 59,0%, facendo segnare il valore più alto da quando sono disponibili le serie storiche, ossia dal 1977. Il numero delle persone che risultano occupate in Italia ha infatti raggiunto quota 23 milioni e 387mila unità. Le statistiche riportano miglioramenti anche nella disoccupazione giovanile registrando un calo di 0,7 punti rispetto al mese precedente e stanziandosi al 30,5 %.

Dai dati diffusi oggi si nota un calo nelle persone in cerca di occupazione senza distinzione di generi e classi di età tranne quella dei 35-49enni. La stima complessiva degli inattivi invece rimane stabile, ma si registra una diminuzione tra gli uomini (-29 mila) e una crescita tra le donne (+33 mila).

L'aumento dell'occupazione si concentra tra gli uomini (+66mila) mentre risultano sostanzialmente stabili le donne; per età sono stabili i 15-24enni, in calo i 35-49enni (-34mila) e in aumento le altre fasce di età, prevalentemente gli ultracinquantenni (+88mila).

I dati Istat sono positivi in ottica nazionale, ma alquanto deludenti se inseriti nel panorama europeo: l’Italia infatti resta al terzo posto in Europa dopo Spagna e Grecia per numero di disoccupati.

Non si può dire, in effetti, che l’economia italiana sia in salute: sono 300mila, infatti, i lavoratori per cui sono stati aperti i tavoli di crisi al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e potrebbero continuare ad aumentare, con la probabile aggiunta dei 25mila dell’Ilva. Secondo quanto detto da Alberto Berlini in un articolo da Today, però, le stime dell’Istat potrebbero lasciare un barlume di positività per quest’estate, e per le scelte che saranno richieste a fine anno con la nuova manovra di bilancio.

(Fonte: Il Sole 24 Ore/Ansa/Today/Dati Istat – Fonte Foto : Cliccajob.it)