Ambiente, presentato il Green Deal europeo

di Priscilla Gazzetti

Un insieme di strategie per fare dell'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050

green deal

L’11 dicembre la Commissione Europea ha presentato il Green Deal, un piano d’azione per rendere l’economia del continente sostenibile. L’obiettivo è trasformare i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti e rendendo la transizione giusta e inclusiva per tutti. Una grandissima maggioranza di europei ritiene che la protezione dell'ambiente sia importante (95 %). E quasi 8 europei su 10 (77 %) affermano che la protezione dell'ambiente può stimolare la crescita economica. I risultati del sondaggio Eurobarometro sulla posizione dei cittadini dell'UE in materia ambientale confermano l'ampio sostegno pubblico a una legislazione ambientale a livello dell'UE e al finanziamento da parte dell'UE di attività ecocompatibili.

La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: "Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia per la crescita, una crescita che restituisce più di quanto prende. Mostra come trasformare il nostro modo di vivere e lavorare, di produrre e consumare, per rendere più sano il nostro stile di vita e più innovative le nostre imprese. Tutti noi possiamo partecipare alla transizione e beneficiare delle opportunità che offre. Muovendoci per primi e rapidamente aiuteremo la nostra economia ad assumere la leadership a livello mondiale. Siamo determinati a fare sì che questa strategia abbia successo per il bene del pianeta e delle sue forme di vita – per il patrimonio naturale europeo, la biodiversità, le nostre foreste e i nostri mari. Mostrando al resto del mondo la nostra capacità di essere sostenibili e competitivi, possiamo convincere altri paesi a muoversi con noi."

Il Vicepresidente esecutivo Frans Timmermans ha aggiunto: "Stiamo vivendo un'emergenza climatica e ambientale. Il Green Deal europeo costituisce un'opportunità per migliorare la salute e il benessere dei nostri concittadini, trasformando il nostro modello economico. Il piano illustra come ridurre le emissioni, ripristinare la salute del nostro ambiente naturale, proteggere la fauna selvatica, creare nuove opportunità economiche e migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Tutti noi abbiamo un ruolo importante da svolgere e ogni settore industriale e paese saranno interessati da questa trasformazione. Inoltre, è nostra responsabilità fare sì che la transizione sia un processo giusto e che nessuno resti escluso dalla realizzazione del Green Deal".

Questa tabella di marcia, che riguarda tutti i settori dell’economia, è composta da un insieme di azioni per stimolare l'uso efficiente delle risorse e ridurre l’inquinamento in modo da arrestare i cambiamenti climatici e mettere fine alla perdita di biodiversità.

Per tradurre in atti legislativi l'ambizione ad essere il primo continente al mondo a emissioni zero entro il 2050, la Commissione presenterà entro 100 giorni la prima "legge europea sul clima" unitamente ad una strategia sulla biodiversità per il 2030, la nuova strategia industriale e il piano d'azione sull'economia circolare, la strategia "Dal produttore al consumatore" per una politica alimentare sostenibile e proposte per un'Europa senza inquinamento.

Per rendere realizzabile tutto ciò saranno necessari investimenti notevoli. Si stima che occorreranno investimenti supplementari annui dell'ammontare di 260 miliardi di €, pari a circa l'1,5 % del PIL del 2018, per i quali sarà necessaria la mobilitazione dei settori pubblico e privato. Almeno il 25 % del bilancio a lungo termine dell'UE dovrebbe essere destinato all'azione per il clima e la Banca europea per gli investimenti, la banca europea per il clima, fornirà ulteriore sostegno.

Merito di queste azioni va dato anche all’invito ad agire espresso dall'opinione pubblica e da inconfutabili prove scientifiche, come dimostrato in modo esauriente dall'IPCC, dall'IPBES, dal Rapporto sulle prospettive in materia di risorse a livello mondiale e dal rapporto SOER dell'AEA del 2019.

L'Unione Europea, che già ha ottenuto notevoli risultati riducendo le emissioni del 23% dal 1990 al 2018,  si farà promotrice delle nuove norme ambientali a livello globale. Per invogliare il settore privato a partecipare al finanziamento di questo progetto nel 2020 la Commissione presenterà una strategia di finanziamento verde, mentre la sua partecipazione al G7, al G20, le convenzioni internazionali e le relazioni bilaterali saranno utilizzati per persuadere altri soggetti ad intensificare i loro sforzi. La politica commerciale, inoltre, potrà essere uno strumento di primaria importanza per garantire la sostenibilità e costituire partenariati con i paesi vicini dei Balcani e dell'Africa per aiutarli nelle rispettive transizioni.

(Fonte: Eurodesk / Commissione Europea - Fonte foto: AgenSIR)