Lavoro, giovani professionisti in piazza Montecitorio: "Non costringeteci ad emigrare"

di Redazione

L'appello dei giovani professionisti

giovani professionisti in piazza Architetti, Assistenti Sociali, Avvocati, Consulenti del Lavoro, Geometri, Ingegneri, Notai e Periti Industriali con meno di 45 anni sono un milione e oggi sono in piazza perche' pur ritenenedosi "il motore silenzioso delle piccole e medie imprese italiane e della tutela della salute" si sentono "abbandonati dalla politica.

Noi giovani professionisti siamo stati spesso esclusi da provvedimenti di supporto garantiti ad altre categorie di lavoratori, anche autonomi- spiegano- La fase di rilancio non puo' esimersi dal migliorare e valorizzare le competenze professionali". Hanno deciso di ritrovarsi insieme, nel rispetto delle norme sul distanziamento, in piazza Montecitorio per consegnare al Governo e al Parlamento il "Manifesto delle associazioni dei giovani professionisti" che contiene cinque proposte concrete".

"Chiediamo- scrivono i giovani porfessionisti- di non essere discriminati nel riconoscimento di misure di sostegno economico alle imprese in difficolta' (Contributo a fondo perduto ex art. 25 Decreto Rilancio); di essere costantemente interlocutori del Governo; che si investa sulla professioni come risorsa per la crescita e il futuro del Paese; norme chiare e uno snellimento dell'apparato burocratico imprescindibile per semplificare e rilanciare; la riduzione della pressione fiscale.

Abbiamo deciso di restare, di mettere la nostra professionalita' e il nostro impegno al servizio del Paeseconcludono- ma moltissimi di noi sono ancora piu' in difficolta' dopo il lockdown: sempre piu' precari, sempre piu' impossibilitati a riaprire i nostri studi. Non costringeteci ad emigrare", e' l'appello alla politica.

(Fonte articolo: Dire - fonte foto: Teknoring)