Campania, al via il progetto "Scuole Amiche della Salute"

di Redazione

L'iniziativa, coordinata dall'Unità operativa di Dermatologia e Venereologia dell'Università Federico II di Napoli, mira a sensibilizzare gli adolescenti sulle malattie sessualmente trasmissibili

scuole amiche della salute Al via il progetto 'Scuole Amiche della Salute: Affettivita', Amore e Prevenzione' volto a promuovere la consapevolezza necessaria all'adozione di comportamenti idonei a proteggere la salute degli adolescenti contro malattie sessualmente trasmissibili. L'iniziativa, destinata agli studenti delle scuole superiori e ai loro docenti, sara' coordinata dall'Unita' operativa complessa di Dermatologia e Venereologia dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. I progetti di sensibilizzazione e prevenzione saranno affrontati da un team di esperti composto da medici specialisti coordinati dalla direttrice della Uoc di Dermatologia, Gabriella Fabbrocini.

"Dagli studi - ha spiegato - emerge che la meta' dei giovani approccia al sesso senza essere cosciente delle possibili conseguenze, senza conoscere i rischi dell'Aids, dell'epatite C o della sifilide. Malattie che continuano a registrare un trend in aumento".

A illustrare nel dettaglio il progetto e' stata la psicologa e psicoterapeuta Anna De Rosa che ha elencato i punti centrali del programma: educazione alla salute e all'affettivita' attraverso la comprensione delle emozioni, sensibilizzazione alla prassi di prevenzione del contagio e diffusione delle infezioni sessualmente trasmesse, aumento coperture vaccinali, contrasto contro ogni forma di dipendenza e salvaguardia dell'integrita' psico-fisica dei giovani.

"Per raggiungere questi obiettivi - ha aggiunto De Rosa - e' stato predisposto un team di giovani medici specialistici, psicologi e terapeuti, esperti di comunicazione e tecnici informatici". De Rosa si e' anche soffermata sul perche' i giovani sono al centro del loro progetto: "Sono soggetti ad alto rischio di devianza dalle prospettive di salute. Hanno difficolta' ad avere una progettualita' della loro vita futura e un mancato riconoscimento e gestione delle emozioni, sottovalutano i rischi. Sono incapaci di riconoscere e valutare i sintomi delle malattie e male informati su modalita' di contagio e mezzi di prevenzione".

 

(Fonte articolo: Dire - fonte foto: paulabassi2 from pixabay)