Recovery, nasce intergruppo Next Generation Italia: più risorse ai giovani
57 deputati e senatori chiedono al Governo di intervenire con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Nasce l'Intergruppo Parlamentare Next Generation Italia per l'equità intergenerazionale. Coordinati da Massimo Ungaro di Italia Viva, eletto nella Circoscrizione Estero-Europa, oltre 57 tra deputati e senatori, di tutte le forze politiche, hanno deciso di mettere insieme le loro proposte a favore delle politiche giovanili nel PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza con il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU. Un Intergruppo bipartisan che vigilerà vigili sull'applicazione di politiche giovanili all'interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
"Il Next Generation EU - viene spiegato durante una conferenza stampa a Montecitorio - rappresenta un’opportunità per contrastare l'emergenza giovanile e introdurre misure a favore dell'occupazione, la formazione e l'emancipazione dei giovani". Nelle bozze del Recovery, viene spiegato, non esiste un capitolo specifico sui giovani ma le politiche giovanili sono sparse sotto altre voci. Pur essendo l'Italia il terz'ultimo Paese europeo per occupazione giovanile, i fondi Ue destinati alle politiche giovanili sono solo il 7,5 per cento, a fronte del 11,5 per cento della Spagna (che ha un tasso inferiore di disoccupati) e al 9 per cento della Germania. L'Intergruppo per il Pnrr chiede quindi di aumentare 'la dote' per i giovani che, anche per la perdita di formazione e competenze, sono i più colpiti dalla pandemia da Covid."
Massimo Ungaro sottolinea: "E' un segno molto positivo che ci siano adesioni di tutti i gruppi di Camera e Senato per quella che sta diventando una vera e propria emergenza giovanile nel Paese che richiede un approccio multisettoriale e multidisciplinare. Lavoreremo insieme su provvedimenti e emendamenti e in questa fare in particolare cercheremo di tirare per la giacchetta, di appellarci al Governo non soltanto in un senso qualitativo, con un documento con le nostre proposte, ma anche quantitativo, con un aumento delle risorse".
L'esponente di Italia Viva osserva che il nostro "è il Paese con il più alto numero di giovani inattivi d'Europa: 2,2 milioni. Alla fine del 2019- continua - erano 2 milioni, quindi sono già aumentati del 10 per cento in un solo anno. E se guardiamo alle prime bozze del Pnrr non siamo il Paese che sta investendo di più sui giovani. C’è uno studio che il Consiglio nazionale dei giovani ha commissionato alla Fondazione 'Bruno Visentini' che fa vedere che l'Italia consacra come risorse del Pnrr per i giovani una fetta non proprio proporzionale alla gravità dell'emergenza giovanile e quindi il nostro comune appello al Governo è di circoscrivere un numero di interventi e di risorse maggiori perché abbiamo Paesi come la Francia che destinano la stessa proporzione di somme ma hanno un milione di giovani inattivi in meno del nostro. Quindi- conclude Ungaro- è utile mandare al Governo un messaggio forte di tutti i partiti, a prescindere dalle bandiere politiche, per aumentare le risorse per la futura generazione, non solo per i giovani ma per il bene della Repubblica stessa".
Non è mancato poi l'intervento della presidente del Consiglio Nazionale Giovani, Maria Cristina Pisani, che sottolinea: " Siamo felici che oggi si concretizzi la nostra proposta di costituire un Intergruppo Parlamentare per le politiche giovanili su iniziativa dell'On. Massimo Ungaro e che coinvolge più di 57 deputati e senatori di tutte le forze politiche. Nella riunione preparatoria che abbiamo promosso come Consiglio Nazionale dei Giovani lo scorso dicembre con i parlamentari di tutti i gruppi politici, abbiamo sottolineato l'importanza di questo strumento, soprattutto alla luce della crisi che stiamo vivendo e dell'occasione di ripresa che rappresenta il Next Generation Eu per le Giovani generazioni."
"Siamo certi che questo nuovo percorso possa mettere al centro dell'agenda parlamentare le politiche giovanili, a partire dalla nostra proposta di dedicare loro un pilastro unico all'interno del PNRR, al fine di affrontare in modo organico la questione generazionale e concentrare, sotto un'unica regia, le misure per le Giovani generazioni." conclude la Pisani.
Tra le adesioni all'Intergruppo per il Pnrr ci sono: Francesco Berti (M5S), Enza Bruno Bossio (Pd), Alessandro Cattaneo (Fi), Chiara Gribaudo (Pd), Flora Frate (Azione - +Europa), Giuditta Pini (Pd), Niccolò Invidia (M5S), Susy Matrisciano (M5S), Michela Montevecchi (M5S), Tommaso Nannicini (Pd), Alessandro Pagano (Lega), Luca Pastorino (Leu), Giuditta Pini (Pd), Erika Rivolta (Lega), Daniela Sbrollini (Iv), Luca Toccalini (Lega); Manuel Tuzi (M5S), Gelsomina Vono (IV), Wanda Ferro (Fdi).
(Fonte articolo: Dire - fonte foto: Camera.it)