Il libro. "Intrigo internazionale": Il vaso dì pandora è aperto
Il giudice Rosario Priore racconta le verità che non avremmo mai dovuto conoscere (di Vinicio Marchetti)
Lo sapevate che le Brigate Rosse, in realtà, ricevevano i propri finanziamenti dalla Stasi, i servizi segreti della Germania orientale? Da quanto emerso dai dati processuali dell’epoca, persone di lingua tedesca erano presenti durante il massacro di via Fani. Ed eravate a conoscenza che Enrico Berlinguer, nel 1973 a Sofia, subì un attentato da parte dei servizi segreti bulgari dal quale sfuggì miracolosamente? Questo e quant’altro nel libro “Intrigo internazionale” (Chiarelettere), scritto dal giudice Rosario Priore e dal giornalista Giovanni Fasanella. Una raffica incessante di interrogativi posti al magistrato che dagli anni 70 ha istruito i processi più importanti della nostra storia giudiziaria recente.
Dal caso Moro alla strage di Ustica. Rosario Priore ha deciso di svuotare il vaso di Pandora degli anni di piombo. Da oggi le domande sul perché venne abbattuto quel dc-9 nel giugno del 1980 o sul perchè dell’attentato a Giovanni Paolo II hanno una risposta. La replica nasce direttamente dalle indagini che noi, comuni cittadini indegni di avere il controllo del paese che ci appartiene, non avremmo dovuto nè potuto assolutamente conoscere.
Nel giorno della memoria per le vittime del terrorismo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha parlato di tutti quegli oscuri segreti che il nostro paese ancora custodisce. Ne ha parlato come di verità che, senza alcun dubbio, non potranno mai essere rivelate. Intrigo internazionale non è affatto dello stesso parere. È una spy story che rifiuta fortemente questa rassegnazione. È il vento che avrebbe dovuto trasportare queste realtà sul tavolo di un tribunale. È solo quel desiderio di onestà rimasto inappagato dal palazzo di giustizia ma che non rinuncia a far sentire la sua voce.