Volontari per la lettura: un’iniziativa di successo del Circolo dei Lettori di Torino
“La nostra filosofia è l’accoglienza. Ci piace pensare che qui possa entrare chiunque, lettori, scrittori di passaggio, operatori culturali, turisti, curiosi e godere liberamente della bellezza del posto e della varietà dei servizi e delle attività proposte”. Così recita una pagina dell’opuscolo con cui il Circolo dei Lettori di Torino si presenta. (Andrea Sottero)
I torinesi lo sanno bene: il Circolo è una delle realtà più dinamiche della scena culturale cittadina. Incontri con gli scrittori, attività per le scuole, gruppi di lettura e cene letterarie si susseguono nei saloni del palazzo che la ospita in via Bogino, in un fitto programma di eventi aggiornato di mese in mese. Ciò che la rende un’associazione viva e dinamica, tuttavia, è l’attenzione che ha nei confronti dei suoi avventori, lo spirito che la alimenta alla base, secondo cui il confronto e la crescita hanno i loro semi nel rispetto e nell’accoglienza di un pubblico vasto ed eterogeneo: nonni e nipoti, illustri giornalisti e studenti squattrinati, tutti insieme, uniti dalla stessa passione per i libri.
“Volontari per la lettura” è una delle ultime iniziative del Circolo, un progetto nato nell’ambito di YourTime – Torino Capitale Europea dei Giovani 2010, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Piemonte e delle Biblioteche Civiche Torinesi. Il suo successo ha lasciato sbalorditi persino gli organizzatori. L’idea è stata quella di creare una squadra di giovani dai 18 ai 35 anni che offrissero qualche ora del loro tempo libero per alleviare la sofferenza in alcuni reparti ospedalieri cittadini, attraverso la lettura di libri ad alta voce e un servizio di prestito dei volumi.
Francesca Faga, che segue in prima persona il progetto, ci ha spiegato che in pochi mesi più di 300 ragazzi hanno dato la loro disponibilità all’iniziativa e di questi oltre 90 sono già operativi. Ma molte sono state anche le adesioni di chi ha più di 35 anni e vorrebbe comunque essere coinvolto nel progetto. Il prestito dei libri è stato possibile grazie alla collaborazione delle biblioteche civiche che hanno messo a disposizione 150 volumi per ogni reparto, tra quelli presenti nei loro cataloghi. La lettura ad alta voce, invece, riguarda racconti brevi e scorrevoli o estratti di romanzi, che spesso diventano l’occasione per piacevoli chiacchierate.
Si cerca, cioè, di non stancare troppo i malati e di venire incontro, allo stesso tempo, alle esigenze delle degenze più brevi. Tutti i volontari, naturalmente, sono selezionati sulla base di un colloquio e ricevono una formazione da parte del Circolo dei lettori, del personale delle Biblioteche e di quello degli ospedali coinvolti. I reparti interessati sono ancora pochi, 6 in tutto da fine Maggio: oncologico e riabilitazione motoria al Gradenigo, day hospital oncologico e otorinolaringoiatria alle Molinette e day hospital oncologico e chirurgia generale al Mauriziano. Nella scelta sono state fondamentali la disponibilità e la collaborazione del personale sanitario, dirigenti medici e capo sale in primis.
Il riscontro è stato più che positivo per entrambe le parti: i lettori già operativi sono ormai quasi del tutto autonomi, scelgono i testi da proporre e si gestiscono i turni. L’impegno richiesto non è oneroso, anche grazie al numero elevato di volontari: non più di due ore alla settimana. Molti, però, sarebbero disposti a fare anche di più. I pazienti gioiscono della possibilità di svariarsi e trovano spunti accattivanti per parlare e discutere. I più anziani, in particolare, hanno tanta voglia di raccontare.
E tra una lettura e l’altra, capita anche che i volontari trovino in reparto un “prof” che li interroga di greco e latino: c’è da scommetterci, per una volta nella vita ne sono anche felici!