Mangia, prega, ama. Un invito alle donne a voltare pagina e a Vivere

di Giuseppina Ascione

Forse i dialoghi non saranno quelli emozionanti alla Shakespear, forse 130 minuti di pellicola sono eccessivi per quella che vuole essere una commedia brillante e sicuramente l'immagine caricaturata e steriotipata che si da dell'Italia non è proprio il massimo per noi che lo guardiamo da qui. Eppure "Mangia Prega Ama", uscito nelle sale lo scorso venerdì, per la regia di Ryan Murphy, è un bel film checché ne dica la critica. (Giuseppina Ascione)

roberts_bardem_ADN--400x300 Tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Elizabeth Gilbert, è un film che racconta la storia di una donna che lascia il marito e la sua vita perfetta per ritrovare se stessa e il suo equilibrio interiore. E non facciamo i moralisti se per farlo ha bisogno di centinaia di migliaia di dollari che la portino da New York a Roma, a Calcutta e infine a Bali, la crisi non può distruggere anche i sogni.

Se è vero che andare al cinema costituisce, per i più, un diversivo, un modo per trascorrere una serata piacevole, è anche vero che sullo schermo non vorremmo veder proiettati i problemi che la media degli abitanti del pianeta vive ogni giorno. Molto meglio vedere una scrittrice intelligente e risoluta che fa quello che tutti noi sogniamo di fare: girare il mondo, conoscere gente nuova e stili di vita diversi, con disinvoltura e senza l'ansia del volo low cost e lo stress del jet lag, piuttosto che una casalinga "cornuta" che piange al capezzale dell'ex marito e combatte ogni giorno con figli e bollette.

E poi c'è lei, Julia Roberts, con il suo sorriso contagioso e la sua inconfondibile classe che la fa essere elegante anche con uno scoordinato saio indiano e i sandali alla francescana ai piedi. E vederla ingozzare con spaghetti, linguine, lasagne e la pizza della storica "Pizzeria da Michele" nel quartiere Forcella a Napoli, e poi correre ad acquistare un paio di jeans per un improvviso aumento di taglia…non ha prezzo!!!

E lasciamo pure che questa affascinante scrittrice incontri il suo cicerone latino tra i vicoli di Roma, lo scorbutico ex alcolista nel bel mezzo di una meditazione indiana e che, infine, laddove abbuffate e meditazioni non hanno assolto a pieno il compito del ritrovamento di sé, come nella più banale delle storie, sarà un fascinoso avventuriero con un irresistibile accento carioca a farla capitolare, perdutamente innamorata e ritrovare il suo io.

Certo non sarà la realtà, ma al diavolo la realtà…siamo al cinema! (foto adnkronos.com)

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