World Press Photo Exhibition. La potenza delle immagini

di Anna Laudati

Il 24 settembre è stata presentata al Palazzo delle Arti di Napoli la World Press Photo Exibhition, la più grande mostra di fotogiornalismo itinerante che potrà essere visitata fino al 14 ottobre del 2010, e che vede vincitore del prestigioso concorso per l’anno 2009, il giovane napoletano Pietro Masturzo con una bellissima foto intitolata “Dai tetti di Teheran”. (Ornella Esposito)

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La Fondazione, costituita legalmente nel 1960, è cresciuta talmente tanto nei decenni seguenti da spingere i suoi ideatori a conferirle un serio carattere di professionalità per cui è diventata un luogo di scambio, formazione e informazione non filtrata, e si è affermata quale organizzazione tra le più prestigiose al mondo nel suo settore. La cosa ancora più interessante è che è approdata a Napoli, per la prima volta.

Attenzione. Andare a vedere l’esposizione è un’esperienza assai dura. Le fotografie in mostra sono dei veri pugni allo stomaco; non concedono sconti, non addolciscono la realtà.

Le immagini hanno un solo scopo: la Nuda Verità (per richiamare il titolo di una tela di Klimt) che assume contorni drammatici e provoca sensazioni fisiche fortissime. Si accappona le pelle, brucia lo stomaco. E si, queste sono le sensazioni che ho provato, non solo io, dinanzi alla sequenza della lapidazione di un uomo o alla visione di un rivolo di sangue che divide in due il volto di un bambino accasciato a terra, ormai privo di vita o dinanzi ad un’abitazione bombardata nei territori occupati della striscia di Gaza.

Immagini che narrano l’oscenità della guerra, dell’oppressione e della repressione, dell’odio etnico, della violenza dei narcotrafficanti e lo fanno senza mezzi termini, senza i filtri delle agenzie di stampa internazionali né le censure dei paesi in cui sono state scattate (Palestina, Iran, Iraq, Colombia, Cina. Il nostro Pietro Masturzo è stato imprigionato).

Sono immagini potentissime, molto più delle parole, perché costringono a vedere in faccia il dolore cui, a volte, non ci si può sottrarre, anzi, cui non ci si deve sottrarre.

world_photo_exhibition_2La tentazione di distogliere lo sguardo da quelle foto è sempre in agguato ma subito si pensa al coraggio dei fotografi che le hanno scattate (quasi tutte estemporanee), alla loro necessità di gridare l’orrore, al dovere di raccontare la Verità e al nostro di accoglierla e raccontarla ad altri ancora perché ciascuno, nel proprio quotidiano, possa dare il giusto contributo alla costruzione di un mondo migliore. E per fare questo, si può partire solo dalla Verità.

L’esposizione contiene anche fotografie che trattano altre tematiche sociali quali l’identità sessuale, l’anoressia, l’inquinamento ed immagini che raccontano la bellezza della natura.

Dunque, è dovere di ciascuno visitare la mostra, è un impegno all’informazione e all’azione (come direbbe il critico Goffredo Fofi). Armatevi di coraggio, molto coraggio, perché ci vuole fegato a sostenere lo schiaffo violento della verità narrata attraverso gli obiettivi di giovani fotografi di tutto il mondo.

Photo Foudation è un’organizzazione no profit indipendente nata in Olanda nel 1955 che ogni anno tocca, con le proprie fotografie, circa 100 città in 50 nazioni del mondo ed il cui scopo prevalente è quello, non solo di promuovere la fotografia su carta stampata, ma anche, e soprattutto, incoraggiare la comunicazione scavalcando le barriere culturali e politiche.