Elezioni Usa: a Napoli un confronto su come cambierà il mondo con il nuovo Presidente
L'incontro "Le conseguenze per il Mediterraneo” si svolgerà a meno di quarantotto ore dal voto americano a Napoli giovedì 6 novembre dalle 17 e 45 nella Sala Conferenze de “Il Denaro” , Piazza dei Martiri 58 (di redazione)
Come risponderà il nuovo presidente degli Stati Uniti alle sfide impegnative che lo attendono? Quali le conseguenze in politica estera, economia internazionale, problemi energetici mondiali, sfide ambientali globali, contrasto al terrorismo transnazionale? E soprattutto che attenzione dedicheranno gli Usa al Mediterraneo? Questi alcuni degli interrogativi ai quali lo European Centre of International Affairs (ECIA) cercherà di dare una risposta con il confronto “Elezioni Usa: come cambierà il mondo con il nuovo presidente?
Ne discuteranno, moderati dal managing director dello European Centre of International Affairs Alfonso Giordano, il docente di Storia degli Stati Uniti all’Università degli Studi di Bologna Mario Del Pero, il Console della Sezione Consolare degli Stati Uniti a Napoli James P. Theis., il responsabile di Amerigo Napoli Edoardo Imperiale e il presidente del Consorzio Chain (Campania Helicopters and Airplanes Industry Network) Dario Scalella.
Seguiranno, moderati dal responsabile Media & International Politics dello European Centre of International Affairs Roberto Race, gli interventi del ricercatore di Storia politica dell’età contemporanea presso il Suor Orsola Benincasa di Napoli Michele Affinito, il Presidente Giovani Industriali di Napoli Andrea Bachrach, del presidente della sezione di Napoli del Movimento Federalista Europeo Francesca Canale Cama, il Vicepresidente dei Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali di Napoli Vincenzo Caputo, di Emilio di Marzio, del dipartimento Diritto internazionale dell’Università Federico II e la Presidente Nazionale dei Giovani di Confapi Valentina Sanfelice di Bagnoli.
“In un momento storico molto complesso -dichiara Alfonso Giordano- per la storia mondiale, l’attesa per le scelte che riguarderanno la gestione degli affari internazionali da parte della nuova presidenza americana, si fonde con le speranze, forse eccessive, di una soluzione, auspicabilmente condivisa, per i problemi che affliggono il pianeta.”