20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato

di Anna Laudati

È stato reso noto ieri l’ultimo rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite  per i Rifugiati (Unhcr) in cui si segnala un preoccupante fenomeno di crescita del numero dei rifugiati. Secondo i dati l’aumento registrato, il primo così significativo dal 2002, ha tra le cause la situazione di crisi in Iraq che nel corso del 2006 aveva costretto oltre 1,5 milioni di iracheni a cercare rifugio in altri paesi, tra cui Siria e Giordania. Il rapporto, dal titolo “Tendenze globali 2006”, che è stato pubblicato alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato fissata per oggi, 20 giugno, segnala un aumento del 14% nel numero di rifugiati di competenza dell’Agenzia, raggiungendo così i 10 milioni di persone nel mondo. 

Inoltre anche il numero di persone assistite a vario titolo dall’Unhcr è aumentato: nel 2006 gli sfollati interni sono quasi 13 milioni di persone.

Il gruppo più numeroso è quello degli afgani (2,1 milioni), seguito da iracheni (1,5 milioni), sudanesi (686mila), somali (460mila) e dai rifugiati dalla Repubblica democratica del Congo e dal Burundi (circa 400mila da ciascun Paese).

I dati non comprendono i circa 4,3 milioni di rifugiati palestinesi che si trovano in Giordania, Libano, Siria e nei Territori Palestinesi Occupati, di competenza di un’altra agenzia, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa).

“Di fronte all’aumento nel numero di persone sradicate dalla persecuzione, dall’intolleranza e dalla violenza a livello globale, dobbiamo affrontare le sfide e le richieste di un mondo che cambia, rimanendo tuttavia fedeli al nostro mandato di difesa dei diritti dei rifugiati e delle altre persone di cui ci occupiamo”, ha detto l’Alto Commissario per i Rifugiati António Guterres.

Fonte Redattore Sociale