Giovani in radio. On air tanta musica, ma soprattutto passione e continua ricerca
“La passione per la radio nasce dalla passione per la musica” affermano Morena Servidei e Claudia del Prete, giovani studentesse ventitreenni. Le loro energie si intrecciano, insieme a quelle di Paolo Vuolo (27 anni) e Antonella Salvi (33 anni), negli studi di New Radio Network 89.800 MHZ, radio del casertano ascoltabile anche in streaming audio dal sito ufficiale. Morena e Antonella cominciano con il radiogiornale approdando poi alla regia, e oggi si occupano anche dell’ideazione dei programmi e della selezione musicale.
“Le cose che mi piacciono maggiormente del mio lavoro in radio – confessa Morena - sono la possibilità di essere sempre aggiornata in campo musicale e il contatto diretto con i musicisti, inoltre siamo spesso in collegamento telefonico con grandi artisti. L’emozione è indescrivibile”. Antonella alla regia della programmazione pomeridiana di “Talk radio” e “Tra musica e parole”, è ormai in radio da 17 anni ma la sua emozione sempre viva. Preziosa è la programmazione serale del mercoledì con “Citylights”, una trasmissione ideata e condotta da Paolo e Claudia. A partire dalle 20:00, un’ora e mezza di grandi contenuti: cinema, teatro, letteratura e ovviamente, musica, con largo spazio alla promozione degli emergenti.
“Il nostro fine principale è quello di diffondere quel tipo di cultura che di solito trova scarso spazio e soprattutto aiutare i giovani artisti a portare avanti il loro lavoro” afferma la giovane speaker che ci parla della sua esperienza: “all'inizio era tremendo, durante la diretta arrossivo ma con il passare delle settimane mi sono sciolta ed ora è come essere a casa sul mio divano a parlare di cinema con Paolo”. Il cinema fa da protagonista, sempre in grado di dispensare nuove sensazioni, una “macchina magica” che ha portato Claudia a realizzare laboratori nel campo del volontariato sociale e a collaborare con il regista Michele Pagano scoprendo anche l’amore per il teatro. Passioni che vengono portate in radio e condivise con il pubblico. Momenti intensi come l’intervista telefonica al poeta bolognese, Yzu autore del libro Fiori di Maggio.
“La chiacchierata è stata breve - ci racconta Claudia - ma abbiamo affrontato argomenti importanti, la nascita del suo lavoro ed anche problemi di ordine pratico come l'autoproduzione, il copyright e il creative common”. “Finalmente una radio che si può ascoltare” questo il riscontro positivo registrato dall’autrice del programma che fa anche un’attenta riflessione sul mondo radiofonico: “purtroppo la radio italiana non sta attraversando un gran periodo forse per le pressioni delle case discografiche e della SIAE. Sembra che si faccia radio solo per una fetta di pubblico che è quella più ignorante. Bisognerebbe dare più spazio ai giovani e a coloro che davvero capiscono qualcosa di musica, ormai in radio troviamo troppe giovani soubrette rifiutate dalla televisione. La radio ha il vantaggio di non essere un mezzo visivo quindi non c'è bisogno di un sorriso e belle gambe. Inoltre nella programmazione musicale bisognerebbe dare più spazio alle giovani band e ai giovani cantautori. Le parole chiave dovrebbero essere varietà, verità e qualità”.