Novità a Miss Italia

di Anna Laudati

Quest’anno le finaliste non saranno più cento ma sessanta e le serate finali scenderanno da quattro a tre (di Gianfranco Mingione)

miss_italia.jpgSono migliaia le ragazze che ogni anno, nella cittadina emiliana di Salsomaggiore Terme, si contendono il titolo di Miss Italia. Da quest’anno, con la conduzione di Milly Carlucci e sotto la storica organizzazione del patron Enzo Mirigliani e di sua figlia Patrizia, si punta al cambiamento sia nelle fasi di selezione delle ragazze, sia nei tempi e nei numeri della maratona finale televisiva, che vedrà sfilare le finaliste dal 12 al 15 settembre 2009. A vincere non è solo la bellezza. Era il 1946 quando venne disputata la prima edizione di Miss Italia e il nostro paese di certo non se la passava bene dopo un ventennio di dittatura e sei anni di conflitto mondiale alle spalle. Un paese in ginocchio con milioni di case, industrie ed aspirazioni individuali da ricostruire. Ma gli italiani si danno da fare, scelgono la repubblica e la costituente e, dal 1946 in poi, scelgono di eleggere, ogni anno, la loro Miss fra le miss. Miss Italia, per l’appunto.

Da quell’anno il noto concorso ha attraversato più di mezzo secolo e molte delle ragazze che hanno conquistato il titolo hanno avuto la fortuna di calcare le passerelle dello spettacolo divenendo delle vere e proprie dive dello spettacolo. Ma il concorso ha portato fortuna e successo anche a coloro che non hanno vinto l’ambito titolo come nel caso di Sofia Loren, Silvana Pampanini, Stefania Sandrelli fino ad arrivare ad oggi con Maria Grazia Cucinotta e l’attuale Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna – tanto per citarne alcune – divenute anche dopo la sconfitta delle dive del cinema internazionale o in altri campi come la politica. Nonostante sia stato spesso criticata, la manifestazione vede ogni anno la partecipazione di migliaia di ragazze che entusiaste prendono parte alle selezioni sperando di poter arrivare alla tanto agognata finale. Il regolamento ha accolto una serie di cambiamenti aprendosi, ad esempio, nel 1994, alle donne sposate e alle mamme così come è del 1990 l’abolizione delle misure delle ragazze (seno-vita-fianchi).

Le novità dell’edizione 2009, condotta dalla presentatrice e attrice Milly Carlucci, puntano a immettere delle innovazioni nei tempi e nei numeri della selezione televisiva: le finaliste non saranno più cento ma sessanta e le serate finali scenderanno da quattro a tre. Dietro tale scelta c’è sicuramente la volontà da parte degli organizzatori di dedicare più tempo alla presentazione e alla sfilata delle ragazze. A confermare la volontà di rinnovare il concorso, così come di iniziare un cammino al femminile nella sua conduzione è la stessa Patrizia Mirigliani, che da diversi anni collabora con il padre nell’organizzazione dell’evento: “La presenza di Milly Carlucci – afferma Patrizia Mirigliani - è un bel regalo ai 70 anni del concorso perché è un nome di prestigio di Raiuno con il quale si apre un nuovo ciclo tutto al femminile che ci incuriosisce (…) Noi siamo pronti con tante iniziative e novità: dall'elezione di una miss in ogni capoluogo di regione - che porteremo direttamente a Salsomaggiore, in prefinale - all'uso del web e delle nuove tecnologie. Vogliamo che a Miss Italia siano rappresentate a pieno titolo tutte le regioni italiane” (Fonte Adnkronos). L’approdo a Salsomaggiore per il gran finale televisivo è solo l’iceberg di un lavoro di reclutamento e selezione che si costruisce durante l’arco di un anno attraverso gli 800 raduni realizzati nei comuni e nelle regioni di tutta Italia. Ma come viene affrontato all’interno della manifestazione il tema della bellezza e della superficialità che spesso ad essa viene associata, soprattutto in merito a queste manifestazioni nazional-popolari? Il problema dell’anoressia come viene affrontato tra le ragazze?

Il fatto di aver abolito le misure nel 1990 è di certo un segnale positivo, rivolto soprattutto a non limitare la partecipazione di molte ragazze nell’accedere alla competizione. E per non creare una sorta di limes che potesse essere visto dalle ragazze di allora e di oggi come un confine invalicabile. Ancora balza agli occhi la campagna  pubblicitaria del 2008 firmata da Oliviero Toscani che si rivolgeva alle donne schiave delle ferree e sciocche regole della moda: regole che provocano malattie come l’anoressia e la bulimia che in Italia colpiscono due milioni di  persone. Miss Italia sembra rifuggire dai canoni della moda che tutte vuole magre e super snelle. Come afferma anche Patrizia, giovane professionista che in passato ha partecipato ad alcuni eventi in tale ambito, Miss Italia si rivolge “ad un tipo di donna che non è quella stereotipata e diffusa dalla moda, ma è un’immagine di donna – afferma Patrizia – particolare e non la solita belloccia da copertina”. Una donna che ha delle qualità, fatta di aggettivazioni varie e non della sola bellezza che non passa in secondo piano ma si unisce ad un insieme di variabili come “la personalità, la bravura e la spigliatezza- conclude Patrizia”. Ed è proprio questo mix che porta a scegliere e a definire la donna Miss Italia una donna particolare. Il fine, forse, di questa consolidata passerella al femminile sta proprio nel diffondere un’immagine di donna complessa, variopinta e fatta di mille sfumature. Un fine diverso dalla donna ipermagra, bulimica e schiava di mode stagionali. C’è da augurarsi che Miss Italia non abbandoni la vecchia strada per la nuova.

Il sito di Miss Italia http://www.missitalia.rai.it/

Il sito del comune di Salsomaggiore http://www.comune.salsomaggiore-terme.pr.it/