La creatività dei giovani al servizio del territorio: si conclude a Napoli il progetto Oculus

di Giuseppe Meccariello

ServizioCivileMagazine ha intervistato il Presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli, e il Presidente di Inward Luca Borriello

amescioculus

Ieri, 24 luglio alle ore 11.00, presso il coworking space Re.Work (Centro Direzionale, Isola E2), si è svolto l’evento di conclusione del progetto “Giovani Operatori per la Creatività Urbana”, finanziato dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale, vincitore del bando nazionale "Sostegno ai giovani talenti". Durante l’incontro, è stata presentata la neonata associazione Oculus, acronimo di Operatori per la Creatività Urbana tra Lavoro e Utilità Sociale: un percorso formativo inserito nel progetto “Giovani operatori per la creatività urbana”, ideato e guidato da Amesci e Inward - Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana in partnership con le tre ACU: Il Cerchio e le Gocce di Torino, Macross di Trieste e Xpression di Bergamo, oltre a Khorakhanè di Abano Terme.

All’evento, presentato dalla coordinatrice Area Nord-Est, Amesci, Sara Pedron, hanno partecipato il Presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli, il Presidente di Inward Luca Borriello, il Francesco Calderoni e Zelia Rossi di Oculus. L’incontro è stato un’occasione per ripercorrere le tappe del progetto e per discutere del suo futuro. Il progetto si è articolato in quattro fasi: gestione e coordinamento, formazione, allestita dalle Acu in quattro città italiane (Napoli, Torino, Bergamo e Trieste), e poi la fase di tutoraggio finale in remoto, coordinata da Khorakhané. Infine, i giovani partecipanti si sono riuniti a Padova per la realizzazione di un’opera di street art di Vesod Brero, “Compianto, tra spirito e materia”.

Nell’intero corso del progetto, INWARD ha condotto una ricerca finalizzata ad individuare gli elementi che stimolino il processo di trasformazione della Street Art da fenomeno artistico che rifugge ad una categorizzazione formale ad una vera e propria professione. “La ricerca, coordinata da Inopinatum, il Centro Studi sulla Creatività Urbana che ha sede presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, è stata divisa in due parti” ha dichiarato Luca Borriello “la prima parte è stata condotta da un responsabile di editing, focalizzata sul passaggio dallo scenario ai mercati, poi la seconda fase, della quale la prima fa da premessa, è stata affidata a tre giovani ricercatori, studenti di diverse facoltà universitarie”. I ricercatori hanno svolto un’analisi, suddivisa in tre parti (“Comunicazione e Marketing”, “Conservazione e Restauro”, “Diritto d’autore e Conservazione e Restauro”), mirata ad offrire una profilazione completa delle opportunità professionali offerte dal mondo della Creatività urbana.

In quanto ad Oculus, Borriello ha annunciato a ServizioCivileMagazine che “l’associazione entrerà a far parte del Circuito delle ACU. Successivamente miriamo a trasformarlo in una piattaforma nazionale permanente di formazione per giovani operatori per la creatività urbana. Con i fondi necessari potremmo riuscire ad aprire più sedi locali e forse anche a consentire a centinaia di giovani di essere formati gratuitamente”.

Il Presidente di Amesci Enrico Maria Borrelli ha riflettuto ai microfoni di ServizioCivileMagazine sul ruolo della Street Art come strumento di valorizzazione del territorio e di crescita professionale dei giovani: “La propensione all’arte riporta in sé anche una sensibilità sociale, perché quest’ultima raccoglie le sollecitazioni, la bellezza, anche le bruttezze del contesto in cui viviamo e le rappresenta. L’arte come forma di partecipazione non è una cosa che inventiamo oggi: moltissimi artisti sono impegnati da un punto di vista sociale con le loro opere. La nostra intenzione, attraverso questo progetto, è quella di canalizzare le velleità artistiche dei giovani talenti in maniera più organica e facilitare la loro integrazione nella città e nella comunità”.

Borrelli ha poi parlato dell’origine dell’iniziativa, raccontando di aver costruito “il progetto con Luca Borriello e l’Associazione INWARD sin dall’inizio. È stata un’esperienza più nuova collaborare con organizzazioni meno strutturate come le ACU, che sono organizzazioni più giovanili e hanno portato la freschezza e la creatività del mondo artistico”.

“Il fatto che non si conosca il futuro lascia sempre una certa incertezza nei giovani; ora la situazione è diventata un po' più complessa, il mondo è cambiato” ha continuato “Una proposta del genere può, per chi ha il desiderio di fare del proprio talento un'esperienza professionale, far entrare gli interessati nel mercato e trasformare l'Arte in una professione”.

Sul futuro di Oculus, il Presidente di Amesci ha infine detto: “Immaginiamo che, attraverso gli operatori per la creatività urbana, ci possa essere un movimento artistico e culturale che pervada maggiormente le città rispetto a quanto non si faccia oggi. Ci crediamo, e sicuramente ci investiremo, mirando innanzitutto alla sostenibilità futura del progetto”.