25 giugno 2009. Michael Jackson non è più in vita. Non ci si crede, eppure è accaduto

di Anna Laudati
Per rendere l'ultimo omaggio al re del pop si celebrerà una cerimonia pubblica, di quello che potrebbe essere il più maestoso funerale della storia, martedì 7 luglio presso lo Staples Center di Los Angeles. Intanto sono 12 i fans che si sono tolti la vita dal dolore  (di Giuseppina Ascione)   

jackson_1.jpgA volte diamo per certo che le persone possano rimanere immortali, continuare a vivere intatte, lasciando che sia il tempo a scorrere intorno. A volte siamo inconsciamente convinti, che i miti sopravvivano in carne ed ossa per sempre, così come, per sempre, restano indelebili nella memoria di tutti noi. E forse questo lo credeva anche Micheal Jackson di se stesso. Consapevole e cosciente di essere una leggenda vivente nella memoria e nella vita di milioni e milioni di persone in tutto il mondo. E forse, anche lui, il bambino dell’Indiana che non ha mai smesso un attimo di far parlare di se, non credeva che prima o poi sarebbe morto come tutti. Nel bene e nel male Micheal è stato protagonista delle cronache di tutto il mondo per oltre un ventennio. Un talento, un bambino prodigio, che in poco tempo si è imposto sulla scena musicale mondiale e che ha reso la sua “strana” vita il sogno di tantissimi giovani in tutto il pianeta.

E lui, consapevole Peter Pan, sapeva apparire e scomparire lasciando sempre una scia dietro di se, e rifugiandosi nella sua Neverland, “la terra che non c’è”, chiudeva le porte alla realtà, una realtà che troppe volte non l’ha capito, che troppe volte ha gettato ombre sulla sua vita. Accusato prima di essere razzista, e per questo, secondo l’opinione pubblica, sarebbe ricorso ad innumerevoli interventi per sbiancare la pelle nera, mentre poi si è saputo che Micheal soffriva di una malattia, la vitiligine, che lentamente portava a sbiancare la pelle ed è per questo che ricorreva a tali interventi. E poi l’ombra più grande, ed anche la più assurda: accusato di pedofilia. Lui, che aveva sempre amato i bambini, tanto da scrivere una canzone con Lionel Richie, oggi, patrimonio culturale dell’umanità, per raccogliere fondi per la campagna “USA for Africa”, insieme a tutti i cantanti più famosi degli anni 80. Divina “Heal the World” (guarire il mondo), la canzone di cui Michael Jackson andava più fiero. Inserita nell’album “Dangerous”, pubblicato nel 1991, questa canzone ha dato i natali alla Heal The World Foundation che aveva come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini. Ora l’associazione non c’è più ma questa è una delle canzoni più trasmesse dalle radio nelle ultime ore.

E a ragione Adriano Celentano quando dalle pagine del Corriere della Sera dice “Il vero assassino di Michael Jackson lo incontriamo tutti i giorni quando andiamo a comprare il giornale o quando guardiamo la televisione». Celentano punta il dito contro i «criminalmedia», colpevoli di non aver dato il giusto risalto all'assoluzione di Jackson dalle accuse di molestie sessuali. «Per dieci anni i criminalmedia lo hanno massacrato nonostante lui si dichiarasse innocente e nonostante nessuna prova sia mai emersa. Lo hanno distrutto, devastato, piegato in due», afferma Celentano. Quando finalmente avevano l'opportunità di farlo rialzare per il giusto riscatto di fronte al mondo... hanno detto: Michael Jackson è stato assolto. Ma lo hanno detto talmente a bassa voce che la pugnalata infertagli dai media stavolta è stata fatale». Questa estate 2009 la ricorderemo per sempre per la perdita di Michela Jackson, per il vuoto che questo grande artista ha lasciato nella scena musicale. Ma la ricorderemo anche pensando a quanto la musica può fare, pensando ai tanti giovani che da giovedì notte si riuniscono in fiaccolate e in veglie per la il cantante scomparso. Anche a Roma, nei giorni scorsi, centinaia di giovani sin sono riuniti in una fiaccolata in Piazza Navona, e a Barcellona, gli U2, durante il loro ultimo concerto hanno dedicato più di un momento ala commemorazione di Jackson.

Per rendere l'ultimo omaggio a Michael Jackson, il re del pop morto giovedì scorso, si starebbe valutando lo svolgimento di una cerimonia pubblica martedì 7 luglio presso lo Staples Center di Los Angeles, il complesso che ospita fra gli altri la squadra di basket Los Angeles Lakers. Secondo indiscrezioni riportate dal Los Angeles Times, nessuna decisione definitiva sarebbe ancora stata presa. «Ma cinque fonti vicine all'organizzazione hanno dichiarato - scrive il quotidiano - che ci sarebbero piani per un massiccio spiegamento delle forze dell'ordine per martedì prossimo» in occasione - commentano alcuni osservatori - di quello che potrebbe essere il più maestoso funerale della storia. Intanto sono 12 i suoi fans che non avendo retto al dolore della sua morte si sono tolte la vita.  Si dice che quando si raggiungono vette così alte durante una carriera musicale, gli artisti divengano delle “rock star”, noi siamo convinti che questa stella sia salita in cielo, e che da lì continuerà a farci sognare e specialmente farà di tutto per ‘guarire il mondo’.  

“… se ti prendi cura abbastanza della vita crea un piccolo spazio, crea uno spazio migliore guarisci il mondo crea un posto migliore per te, per me e per l’umanità intera …” da Heal the World di Michael Jackson