Roma trattiene il respiro con i mondiali di nuoto
Dopo quindici anni i Mondiali di nuoto tornano alla Capitale. Per gli “squali” professionisti nostrani la scommessa è quella di gareggire per salire sul gradino più alto del podio e per migliorare le prestazioni di Pechino (di Alessandra Alfonsi)
Dal 17 luglio al 2 agosto presso il Foro Italico di Roma
La serata di inaugurazione si è svolta il 18 luglio alle ore 21.00 presso lo stadio dei Marmi alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha ufficializzato l’apertura dei Mondiali con la frase di rito “Dichiaro aperti i tredicesimi Campionati del mondo della Federazione nuoto”. Nel corso della serata, accompagnata dai brani del pianista Giovanni Allevi e dalle coreografie suggestive incentrate sull’elemento naturale dell’acqua, Napolitano ha ricevuto dall’azzurra campionessa olimpica Federica Pellegrini la bandiera italiana chiusa, sventolata, durante la sfilata degli atleti, dal porta bandiere Massimiliano Rosolino. Dopo quindici anni i Mondiali di Nuoto tornano nella Capitale, patrocinati da Coni – Comitato Olimpico Nazionale –, Fin- Federazione Italiana Nuoto -, Iusm- Università degli Studi di Roma, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma, Anas S.p.A. e AAMS.
Si svolgeranno nelle nuove quattro piscine del Foro Italiano, dove si terranno le discipline dei tuffi, del nuoto, della pallanuoto e del nuoto sincronizzato e nelle acque di Ostia per la disciplina del nuoto in acqua libera, inizialmente sospesa per la mareggiata che ha danneggiato i pontili costringendo a rinviare le prime gare in programma. Tutta l’area del Foro Italiano sarà trasformata nel VillageRoma09, cuore del Watertainment, realizzato per accogliere e per trattenere oltre 400.000 visitatori, attesi nel corso dei diciassette giorni di competizioni del Mondiale, nel rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico e dell’uso delle energie rinnovabili, come dimostrano l’uso dei pannelli fotovoltaici. Molti gli atleti in gara: 2556 rappresentativi di ben 185 nazioni. Non mancano però le defezioni importanti: non ci sono, per motivi di salute, l’australiano Eamon Sullivan, specialista dei 50 e 100 stile libero, e il dorsista Hayden Stoeckel.
Nel medagliere azzurro finora si contano due bronzi conquistati da Tania Cagnotto nel trampolino femminile da tre metri e da Martina Grimaldi nei 10 km di fondo. Altre potrebbero arrivare dalla Pellegrini, che il 26 luglio nuoterà nei quattrocento stile libero e il 29 sui duecento, e dalla Filippi, che il 28 luglio punterà sui 1.500 e poi nella giornata finale sui quattrocento misti. “Ci siamo, sto bene. Tra una settimana magari sentiro' un po' di pressione, ma e' una sensazione indescrivibile per me che sono nata qui. Faro' tante gare e voglio andare a medaglia in ciascuna” così ammette la romana Alessia Filippi, che con i Mondiali di Nuoto ha realizzato il suo sogno da bambina, quando dalla periferia di Tor Bella Monaca raggiungeva le piscine romane sperando un giorno di sfidare le grandi atlete americane e australiane a Roma.