Sport. Avete mai visto una partita di Torball?

di Anna Laudati
C’è chi lo pratica ma non lo vede …  Ne parliamo con  Alessandro Fantin, Vicepresidente della Unione Italiana Ciechi della sezione provinciale di Latina (di Gianfranco Mingione)   

torball_13.jpgPraticare sport è davvero un’azione salutare per il nostro organismo. A dircelo sono decenni di studi condotti sia sul campo di “gioco”, sia dai diversi esperti dell’ambito medico-sportivo e non solo. Pilastro fondamentale di una vera cultura inclusiva, lo sport praticato dalle persone disabili non assume più soltanto una valenza medico-riabilitativa, ma si costituisce oggi anche come un reale momento d’integrazione e partecipazione alla vita comunitaria.

 

Tra le varie specialità praticate dai disabili vi è il Torball, la disciplina più seguita dai non vedenti in Italia. Tale disciplina prevede l’utilizzo di una palla sferica al cui interno sono inseriti dei campanellini che grazie al loro suono permettono ai giocatori di riconoscere la traiettoria e i movimenti del  pallone.  Il campo da gioco è lungo 16 metri ed è diviso in due parti da tre cordicelle tese e dotate anch’esse di campanellini. Il fine del gioco è molto semplice e comune ad altri sport: fare goal nella porta avversaria facendo passare il pallone sotto le cordicelle che dividono il campo in due metà. Si commette fallo quando la palla tocca le cordicelle e il giocatore che ha effettuato il tiro, per penalità, è costretto ad uscire e a saltare un’azione di gioco. Dopo tre falli si assegna un rigore agli avversari. Con Alessandro Fantin, Vicepresidente della Unione Italiana Ciechi della sezione provinciale di Latina e  Vicepresidente di una polisportiva per non vedenti, sempre affiancata alla Uic, scopriamo i numeri e l’importanza di praticare tale disciplina.

Alessandro Fatin. Quanto è conosciuto il Torball in Italia?  Il torball oggi è discretamente conosciuto anche grazie alla volontà delle Società che lo praticano e che cercano di pubblicizzarlo al massimo. Molte scuole, come ad esempio a Latina, richiedono il nostro intervento per farlo provare agli studenti. E’ uno sport praticato sia da donne che da uomini?  E’ molto praticato dai non vedenti e per quanto riguarda la categoria maschile possiamo contare tre serie: la serie C (12 squadre), la serie B (12 squadre) e la serie A (12 squadre). Sul versante femminile esiste solo la serie A che comprende 9 squadre. In campo scendono 3 giocatori e 3 riserve.

Da persona non vedente quali emozioni e sensazioni credi possa rilasciare tale disciplina? Sicuramente ti permette di divenire più mobile, ti dà la possibilità di conoscere a fondo il tuo corpo  e le sue potenzialità dovendo eseguire dei movimenti particolari a ripetizione. Ma il torball è importante soprattutto per coloro che non hanno mai praticato attività fisica ed è accessibile a tutte le età.

Se vuoi saperne di più sul torball: Sito del Comitato Italiano Paralimpico

http://www.comitatoparalimpico.it/canale.asp?n=289&d=348&e=28.

Portale italiano al servizio del cittadino:

http://www.italia.gov.it/servlet/ContentServer?pagename=e-Italia/innerpage&canale=1144051494348&categoria=1150366046999&nodo=1172562917120