Tappa romana della marcia mondiale per la pace
A Roma molte iniziative per accogliere il passaggio dei marciatori della pace (di Alessandra Alfonsi)
Il 12 novembre scorso la città di Roma è stata la tappa della Marcia Mondiale per la Pace e per la NonViolenza, ideata dall’Organizzazione Mondo senza Guerre e promossa dall'Associazione CooperAction per chiedere il disarmo nucleare totale a livello mondiale, il ritiro immediato delle truppe dai territori occupati, la riduzione progressiva e proporzionale degli armamenti, la firma dei trattati di non aggressione tra paesi, la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti e il rifiuto di ogni forma di violenza.
Nella giornata di giovedì 12 novembre si sono invece svolti i principali incontri istituzionali e culturali. A Palazzo Montecitorio venti delegati della Marcia Mondiale, capeggiati dal portavoce mondiale Rafael de La Rubia e da quello europeo Giorgio Schultze, hanno mostrato al Presidente della Camera Gianfranco Fini le finalità della Marcia Mondiale consegnandogli la "Carta per un mondo senza violenza" stilata dai premi Nobel per la Pace. Mentre il centro delle manifestazioni culturali è stato il quartiere multietnico di Piazza Vittorio, dove, a partire dalle ore 9.00, sono stati organizzati laboratori teatrali sulla nonviolenza, ai quali, in tarda mattinata, si sono uniti i bambini delle scuole elementari che hanno formato il simbolo della pace. Nel pomeriggio si sono alternate le manifestazioni di danza e di musica agli interventi di Rafel de La Rubia, presidente di Mondo senza Guerre e senza Violenza e ideatore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. La serata invece si è conclusa nello storico locale romano del Circolo degli Artisti, da sempre attento a sensibilizzare queste tematiche anche attraverso i microfoni di RadioCittaFutura, la radio che organizza le serate musicali nel locale, con gli interventi dei marciatori, con le proiezioni sulla Marcia Mondiale “on the road” e la performance di Lady Sovereing.