Nessun redattore italiano: Nasce "CAPOSUD"

di Anna Laudati

Il giornale che scrive il mondo alla rovescia (di redazione)

caposud-copertina-1.gifIl 6 dicembre a Roma nasce il primo giornale in italiano scritto solo da corrispondenti locali dei (e dai) Paesi in Via di Sviluppo. Gli italiani collaborano, ma a bassa voce e in posizione di ascolto. Svolgono coordinamento e traduzione. A scrivere la rivista “CAPOSUD” sono solo i corrispondenti del Sud del mondo: è questa la sfida di CAPOSUD, magazine bimestrale che nasce il 6 dicembre 2009 con una presentazione a Roma. Ad averlo voluto così sono gli stessi redattori locali dei Paesi in Via di Sviluppo - giornalisti per la maggior parte - che hanno suggerito ad un gruppo di amici e colleghi italiani la formula. Il progetto, presentato alla regione Puglia nell’ambito del bando “Principi Attivi 2008” è risultato vincitore. Il numero 0 è già online su www.caposud.info, mentre il numero 1 verrà presentato in anteprima alle 18:30, domenica 6 dicembre, presso la libreria GRIOT di Roma.

 Seguiranno altre presentazioni pubbliche. Direttore responsabile è Tonio Dell’Olio, anche coordinatore della sezione internazionale della nota associazione contro le mafie “Libera”. Tra i corrispondenti già alcuni nomi noti: per i Balcani il giornalista Dario Terzić. Alla presentazione parteciperà il giornalista Jean Leonard Touadì. Perché CAPOSUD? Per dare informazione da un altro punto di vista. Per contribuire a curare il gap informativo Nord/Sud, da sempre sbilanciato verso i Paesi sviluppati e tendente a dipingere il resto del Mondo, ancora, come Terzo, trascurandone troppe verità, positive e negative. Completamente indipendente e senza filtri, CAPOSUD non risparmierà verità scomode, comprese quelle riguardanti la Cooperazione allo Sviluppo e in generale il rapporto tra Nord e Sud.

Un osservatorio privilegiato, quindi, e che il terzo settore avrà interesse a tenere sott’occhio, per osservarne le sollecitazioni e farne un veicolo di miglioramento dei progetti e dei rapporti. Nella banca dati dei corrispondenti, oltre al piccolo nucleo originario, già più di 100 nomi di giornalisti ed esperti locali, ma anche qualche nome senza titolo e non per questo meno rilevante: beneficiari di progetti, uomini e donne coinvolti nelle lotte per la difesa dei diritti umani. Persone. Il giornale CAPOSUD, all’atto della sua nascita, rende omaggio al reporter Ryszard Kapuscinski che più di ogni altro seppe raccogliere e trasferire la voce della gente dei Sud. Perché, citando le sue stesse parole “Ogni volta che l’uomo si è incontrato con l’altro, ha sempre avuto davanti a sé tre possibilità di scelta: fargli guerra, isolarsi dietro a un muro o stabilire un dialogo”. Nel corso della presentazione del 6 dicembre verrà distribuito il primo numero della rivista.