Sydney. Spencer Tunick e la bellezza artistica del corpo imperfetto
Per chi ha qualche anno in più, guardare le foto di Spencer Tunick rimanda immediatamente alla famosa e discussa copertina del singolo Bicycle Race dei mitici Queen: un fotogramma del video censurato che ritraeva 65 donne nude impegnate in una gara di ciclismo. Era il 1978 e un nudo del genere faceva davvero scandalo. Certo i nudi di Tunick non hanno nulla a che fare con rivendicazioni e ideali di amore libero.
Eppure le sue immagini raccontano centinaia di corpi che, denudati, perdono le loro differenze sociali e restituiscono dignità al corpo umano attraverso il riconoscimento dell’imperfezione. Uno scatto, niente parole. Una foto è sufficiente, spesso emoziona. A volte esprime più concetti di qualsiasi discorso complesso. Tunick è stato ribattezzato il maestro del nudo di massa. Le sue immagini quotano tra i 30 e i 50 mila dollari. Grazie al suo carisma, è uno dei pochi artisti in grado di far spogliare centinai di persone contemporaneamente e trasformarle in una gigantesca opera d'arte contemporanea. I suoi lavori sono vere e proprie installazioni di nudo su larga scala: una sorta di mosaico umano dove i tasselli sono corpi spogliati: centinaia di corpi nudi che invadono spazi metropolitani, costituendosi come parte integrante del paesaggio. Tunick è davvero straordinario. Lavora al massimo con un paio di assistenti e un megafono, prediligendo le prime ore del giorno, che hanno colori migliori e più tenui. Non sceglie mai i soggetti da ritrarre, ma solo le persone che glielo chiedono, generalmente volontari radunati attraverso internet o con un passaparola in grado di fare il giro del mondo.“Uomini e donne gay giacciono nudi accanto ai loro vicini etero – ha dichiarato Tunick – e questo invia un messaggio molto forte al mondo […] che gli australiani sono per una società libera e uguale“. Il fotografo statunitense non è nuovo alla creazione di eventi del genere: ha cominciato ad immortalare nudità per le vie di New York nel 1992 e poi a Londra, Lione, Montreal, Santiago, Buenos Aires, Roma e Vienna. Nel 2003 ben 7.000 persone hanno posato per lui a Barcellona e nel 2007 è riuscito a immortalare oltre 18.000 individui nudi a Città del Messico, battendo ogni record.