La Campania passa alle energie alternative. Finanziati 31 progetti con 7.5 milioni

di Anna Laudati

Riconvertire i sistemi di alimentazione energetica degli  immobili pubblici passando, con evidenti risparmi tanto per le casse quanto per l’ambiente, ad impianti solari. Queste le opportunità che offre il Poin. (Giuseppe Martina)

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È di ieri la notizia della prima ripartizione dei fondi della complessiva strategia del Poin (Programma operativo interregionale). Alla Campania, e ai suoi 31 progetti risultati rispondenti ai criteri di selezione, vanno complessivamente 7 milioni e mezzo di euro come quota di cofinanziamento, l’altro 50% devono metterlo gli enti locali risultati beneficiari, per la dotazione di impianti a basso impatto ambientale e al risparmio energetico a beneficio di edifici spesso vecchi come quelli dove hanno sede gli uffici comunali.

Il Poin è una grande occasione per un patrimonio immobiliare che, rispetto agli standard di efficienza energetica richiesti oggi dall’Unione europea, mostra decisamente la corda. I palazzi storici e le sedi, anche quelle dove hanno sede enti di interesse pubblico, si caratterizzano infatti per l’incredibile dispersione termica e energetica.

A beneficiare degli interventi di riconversione dell’approvvigionamento energetico sarà soprattutto il conto in bolletta pagato dalle amministrazioni locali. I prossimi passaggi del Poin prevedono numerose finestre di finanziamento sempre in ambito pubblico, agli enti parco, gli enti strumentali e tutto ciò che, ad oggi risulta essere all’origine di grandi sprechi e di grattacapi per i conti di enti già abbondantemente vessati dalla situazione di crisi economica e di ristrettezze.

Che cosa è il POIN? Attraverso il Poi (Programma operativo interregionale) viene individuato un asse strategico per lo sviluppo delle quattro regioni del cosiddetto obiettivo convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) attraverso l’implementazione di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il Poi energia è frutto di una lunga attività di analisi e di programmazione avvenuta nell’ambito di un gruppo formato dai tecnici delle amministrazioni centrali (Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio) con gli esperti delle quattro regioni coinvolte.

Il Poin prevede tre assi di intervento: produzione di energia da fonti rinnovabili; efficienza energetica e ottimizzazione del sistema energetico, assistenza tecnica e azioni di accompagnamento. A scegliere l'innovazione sono stati i Comuni, le Province e l'Università degli Studi di Salerno. Ci sono stati due progetti finanziati anche per il Ministero della Difesa e il Ministero della Giustizia.

Il dettaglio dei progetti di installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (da sostituire agli impianti tradizionali) su immobili pubblici in Campania cofinanziati dal Poin energia, riguardano il Fotovoltaico presso il Comune di Bacoli, di Casal Velino, di san Prisco, di Prata di principato Ultra, Agropoli, Torchiara, Laurito, Venticano, Tocco Gaudio, Casoria, Monte Marano, Maiori, Bellizzi, Torre del Grego, Visciano, Provincia di Caserta e Ministero della Difesa- Aeronautica Militare; il Solare Termico e Geotermico per il Comune di Avellino, Ogliastro Cilento, Giffoni Valle Piana, Pomigliano d’Arco, Polla, San Sebastiano al Vesuvio, Villaricca, Amalfi, Santa Maria a Vico, Ministero della Giustizia e Università di Salerno; le Biomasse per la Provincia di Benevento e Provincia di Salerno.