Garanzia Giovani riparte a Genova con un finanziamento di 5,5 milioni

di Redazione

La Giunta Regionale ha approvato ieri il nuovo progetto di Garanzia Giovani con diverse novità per essere sempre più vicini alle esigenze dei giovani

berrino

La giunta regionale ha approvato ieri la nuova “Garanzia giovani”, che riparte dall’ottimo risultato del bando precedente con qualche novità, nell’intento di venire sempre più incontro alle esigenze dei giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro. Sono i giovani cosiddetti “neet”, che non studiano e non lavorano, fino ai 29 anni, i principali destinatari della misura che prevede azioni mirate di supporto per prevenire l’esclusione e la marginalizzazione sociale dei soggetti più deboli nella fase in cui i ragazzi, appena usciti dal circuito dell’istruzione, cercano il primo lavoro.

Orientamento specialistico, accompagnamento al lavoro, tirocinio extra curriculare, sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità compongono un sistema armonizzato di misure nell’ambito delle politiche attive del lavoro. Per quanto riguarda la formazione, invece, sono previste azioni mirate per l’inserimento lavorativo, impostate sulla base dell’analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità del giovane rilevate nell’ambito delle azioni di orientamento, tenendo conto del fabbisogno del tessuto imprenditoriale ligure. Un’altra misura, “assunzione e formazione”, sostiene i giovani nella fase di inserimento lavorativo adeguando le competenze già acquisite alle reali esigenze espresse dai datori di lavoro. A queste misure si aggiungeranno in un secondo momento quelle su autoimpresa, servizio civile e antidispersione che porteranno l’impegno complessivo per Garanzia Giovani a 12 milioni. Tutte le misure vengono erogate dai soggetti accreditati per l’erogazione dei servizi al lavoro e dagli organismi formativi accreditati per la macro-tipologia formativa della “Formazione superiore” e della “Formazione lungo tutto l’arco della vita”, in forma singola o aggregata (ATI/ATS), fino a un massimo di tre componenti. I giovani interessati devono registrarsi sul portale regionale o su quello nazionale, compilando la domanda di adesione e scegliendo il centro per l’impiego ligure nel quale desiderano essere presi in carico; nei centri i giovani stipulano i piani di azione individualizzati (PAI) e scelgono di quale soggetto accreditato avvalersi per l’erogazione delle misure previste nel suo piano individuale.

Per le misure di politiche attive del lavoro le risorse messe a disposizione, a valere sul programma operativo nazionale “iniziativa occupazione giovani”, ammontano a 2.448.259,50 euro. Per le misure formative ammontano a euro 3,5 milioni di euro. «I giovani tornano protagonisti del loro futuro – ha detto l’assessore al lavoro Gianni Berrino – La misura richiede una parte attiva ai giovani, che spero vogliano cogliere, come già è successo per garanzia giovani 1, il valore positivo di una misura europea che in tutta Italia, ma soprattutto in Liguria, ha avuto un ottimo esito. Ora la riproponiamo emendata di alcuni aspetti che non avevano funzionato: siamo convinti che sia molto utile per i giovani che, dopo aver finito di studiare, vogliono entrare nel mondo del lavoro. Forza giovani, datevi da fare, il futuro è vostro ma dovete costruirlo». «Garanzia giovani rappresenta una iniezione in più di risorse – ha detto l’assessore alla formazione e alle politiche giovanili Ilaria Cavo – sul fronte della formazione per i Neet, alla quale abbiamo destinato 3 milioni: verranno attivati corsi per under 29 con accompagnamento al lavoro che non si sovrapporranno ai corsi di formazione già in essere. Un’altra importante misura è il servizio civile regionale, per il quale abbiamo stanziato 1,4 milioni aumentando del 50% le risorse rispetto alla programmazione precedente, che consentirà di inserire in percorsi di servizio civile della durata di 6 mesi quasi 500 giovani liguri di età compresa tra 18 e 29 anni. Lo abbiamo fatto perché la misura ha un buon appeal presso i giovani e perché aumenta le loro competenze da spendere poi sul mercato del lavoro. Anche se l’occupazione per questa misura non è la finalità primaria, in realtà porta buoni risultati anche su quel fronte».

(Fonte:Riviera24 / Fonte foto: SavonaNews)