Arte, scatti d’autore di cinque giovani talenti per una mostra a le Murate di Firenze
La rassegna sarà inaugurata il 14 novembre e protagoniste saranno le tematiche sociali
Una mostra fatta di giovani sguardi puntati sul mondo. Che attraverso fumetti e immagini sul calcio, ritratti di famiglia, panorami di una città multietnica, frame di video sorveglianza, fotografie dell’infanzia e dell’adolescenza trovano lo spunto per parlare di attualità e di temi come integrazione, questioni di genere, differenze sociali. Questa l’anima di ‘Tempi complessi. La fotografia come veicolo d'integrazione dei linguaggi’, mostra dedicata a giovani under 35 a cura di Fondazione Studio Marangoni che siinaugura il 14 novembre alle ore 17.30 presso gli spazi espositivi a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea alla presenza di Roberto Ferrari, dirigente del settore cultura della Regione Toscana, del curatore Martino Marangoni e degli artisti.
La mostra, lavoro finale di una call grazie alla quale sono stati selezionati cinque giovani artisti, consiste nell’esposizione dei cinque progetti vincitori del bando, inserito nell’ambito di Toscanaincontemporeanea 2019 della Regione Toscana e realizzato in collaborazione con Mus.e Firenze e Murate Art District. Fil rouge dei lavori, creati ad hoc per il progetto, oltre alle tematiche sociali, è quello di utilizzare più tecniche artistiche contemporaneamente: la fotografia si intreccia con proiezioni, piattaforme multimediali, dipinti e performance.
I cinque artisti saranno presenti il 14 al vernissage per raccontare al meglio le proprie opere, durante l’inaugurazione si terrà anche una performance di Eleonora Quadri, una delle vincitrici, legata appunto alla sua opera “Mi prendo cura di te” che indaga il tema della video sorveglianza per parlare di libertà, sicurezza, dimensione privata. Durante la sera la danzatrice Viola Ungaro, si aggirerà per gli spazi delle Murate e sarà possibile seguirla attraverso uno streaming in diretta. Con la sua opera la Quadri, provoca lo spettatore inserendo nei video delle case private elementi di disturbo e ha inoltre intervistato persone sulla necessità dei sistemi di sorveglianza accostando le loro risposte a fotografie ricavate dai fermo immagine delle videocamere. Tra gli altri progetti, quello del pittore Lorenzo Ermini dal titolo “5,4×10−44 s” che ha scelto di trasformare fotografie di ritratti di famiglia, soprattutto di migranti, in pittura e video per riflettere su concetti come accoglienza, rifugio e casa. Sara Esposito e Olga Mazzolini hanno invece deciso di raccontare attraverso fumetti e fotografia la realtà del Centro Storico Lebowski, realtà sportiva e cooperativa sociale, in cui il calcio si allontana volutamente dalle dinamiche di business e aggressività dei nostri tempi e diventa unicamente occasione di aggregazione.
Made in Prato invece è il progetto multimediale ad opera dei tre fotografi Max Cavallari. Michele Lapini, Chiara Pirra, e degli artisti Giulia Deganello e Erica Giacomazzi che attraverso fotografia e video indaga la realtà multietnica di Prato. Francesca Zagni infine, ha deciso di affrontare il tema degli stereotipi di genere attraverso immagini di infanzia e adolescenza di chi, come lei, non ha mai sentito il bisogno di rispecchiarsi in un’idea precisa di gusti e inclinazioni. L’obiettivo del progetto è quello di favorire i talenti emergenti. Attraverso un’open call con adesioni da diverse regioni sono stati individuati cinque artisti/collettivi, la selezione è stata effettuata da un comitato di esperti interni alla Fondazione Studio Marangoni oltre alla partecipazione come esperti del settore di Laura Tori Petrillo e Daniele De Luigi. Agli artisti è stata data la possibilità di produrre le opere inedite con i laboratori digitali, la camera oscura e le postazioni per la post-produzione di Fondazione Studio Marangoni. Oltre allo sviluppo del progetto e alla sua esposizione sono previste due “Open Class”, il 23 novembre e il 7 dicembre, presso la Fondazione Studio Marangoni, durante le quali gli artisti avranno l'occasione di presentare i loro progetti personali ed i loro modi di lavorare attraverso incontri con il pubblico.
(Fonte: La Nazione - Articolo di Maurizio Costanzo / Fonte foto: Gonews)