Addio vecchio, caro, giornale: sei carta straccia!
Per poco più di novantanni, il Premio Pulitzer – noto premio giornalistico assegnato per la prima volta nel
Ad aggiudicarsi l'imponente premio è stato Propublica, un sito web voluto da un gruppo di reporter sul web grazie ad un'inchiesta sugli ospedali dopo il passaggio dell'uragano Katrina. A questo punto sorge spontanea una riflessione sulle sorti del giornale. Il giornale, un tempo unica fonte di informazione e svago, pare trovasse il suo pioniere nell'antenato tedesco circa quattrocento anni fa ed in quello ufficiale francese “
Oggi le donne visitano limilleriviste per donne on line, gli uomini i pochi magazine on line dedicati a loro, i geni si perdono nei meandri della rete o diventano hacker, le cuoche che non si fidano della Clerici bazzicano sui siti di stravaganti composizioni culinarie e i Signori dai verdi pollici si affidano a verdi pagine tutte da cliccare. Con l'autorità della carta scomparirà la tenacia per ottenere tesserini con il sudore: articoli scritti all'ultim'ora si paleseranno allora in tutta la loro vanità. La scrittura sarà realmente del popolo dei lettori, scrittori in erba capaci e non, ma pur sempre scrittori, cronisti, giornalisti. Cambiamento è spesso miglioramento, ma anche no. Scompare la diffusione culturale e porta con sé come principale conseguenza la scomparsa della professionalità, della figura che ieri con la penna ed il taccuino ed oggi con una rapida-semplice-ed-efficace tastiera elargisce parole, concetti e refusi all'affamato gregge. Noi tutti saremo verremo chiamati a ricoprire il ruolo di cronisti, opinionisti e critici...ma saremo davvero pronti al cambiamento?