Smart drugs: da fenomeno di nicchia a moda per la massa

di Anna Laudati

Funghi allucinogeni, erbe visionarie, semi di marijuana i prodotti più richiesti nei negozi su strada e on line sia da adulti che da minorenni. Poche decine di euro per garantirsi l’abbonamento al trip legale! (di Bruna Caiazzo)

cocaina_ragazzi.jpgLe cosiddette “Smart  Drogs” , droghe furbe , da fenomeno di nicchia stanno diventando moda per la massa. E’ lo sballo semplice ma pericoloso,si parte da 7 euro per arrivare fino a 60. Fra quelle più richieste c’è la Salvia divinorum che sulla carta ha poco a che fare con lo sballo e molto con la comprensione spirituale. Ma in realtà, dopo averla provata, lo sballo è assicurato; bastano pochi tiri per ritrovarsi  catapultati in un modo fatto di visioni strabilianti, colori e figure geometriche che girano vorticosamente, accompagnati da leggerezza ed esaltazione.

Il viaggio si consuma in pochi minuti, ma la parte divertente arriva quando la Salvia produce un effetto esilarante, che ti obbliga a ridere anche contro la propria volontà. Oltre questa,se ne conoscono tante altre, di cui i giovani d’oggi ne fanno uso: lo Yagè, una liana amazzonica dagli effetti psicoattivi; il Kratom, che potenzia l’attenzione mentale facendo entrare  chi la utilizza in uno stato semi-onirico di euforia, a metà tra la veglia e il sonno. Non manca il fungo Tampanensis, che predispone ad un viaggio immaginifico il cui effetto può durare anche 6 ore. Insomma la natura ci mette a disposizione tutti gli allucinogeni che vogliamo, acquistabili sul mercato con pochi rischi e a costi ragionevoli. L’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze,  segnala come, dal 1997 ad oggi, siano state notificate cento nuove sostanze psicoattive. E proprio in questi giorni, invece, il Cnr di Cagliari ha scattato una fotografia impietosa ed allarmante della diffusione delle neo-droghe nelle scuole, fra gli studenti.

Spesso per affrontare lo stress da esame o interrogazione i ragazzi non si accontentano più di teina e caffeina, ma preferiscono far uso di metilfenidato, destro anfetamina e modafinili, indicati per pazienti con disturbi di deficit di attenzione o addirittura di autismo. Le controindicazioni sono: disturbi del sonno, perdita di appetito, ansia, irritabilità e il rischio più grande della dipendenza.  Fatto sta che gli shop sono ovunque e ad incentivare la vendita di questi prodotti c’è anche il web che sembra essere per questo un portone spalancato. Oltre 4 milioni infatti, sono gli shop virtuali su internet . La maggior parte dei venditori on line si trova nel Regno Unito , in Germania e nei Paesi Bassi. L’Italia segue il trend dell’Europa……A dare una mano al popolo dei fumati è arrivata anche una sentenza del Tribunale di Bolzano, che ribadisce che i semi di canapa non possono essere considerati sostanze stupefacenti. La canapa è solo uno dei prodotti presenti sugli scaffali degli smart shop, e certo non il più potente, visto che gli spice mix, possono arrivare ad un 20% di principio attivo, sei volte in più della classica marijuana.