L'università alza la voce contro i tagli
Rivolte degli studenti e degli insegnanti in tutta Italia, il governo resta a guardare. (Vinicio Marchetti)
Era da più di trent’anni che non si vedeva una tale solidarietà tra studenti e insegnanti nel protestare contro gli ultimi tagli imposti dal governo. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e quello dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, sono rimasti completamente sordi alle richieste di ricercatori, docenti e studenti; anche quando queste assumevano le forme e connotati decisamente eccezionali.
Il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma ha stabilito che la sessione d’esame estiva si svolgerà di notte, al buio, in alcuni locali offuscati della facoltà. Questa iniziativa intende portare il governo a capire simbolicamente che i tagli all’istruzione condurranno l’università a un “periodo buio” in cui mancheranno anche le strutture fondamentali. La situazione non è diversa a Torino, dove il senato Accademico del Politecnico ha deciso di ritardare l’inizio dei corsi fino al 4 ottobre. Una scelta che sicuramente influirà sulla sospensione della sessione di laurea estiva.
L’istruzione è stata vittima di un “colpo” da 1,5 miliardi di euro in 5 anni che ha messo in ginocchio anche gli atenei che si trovavano in una fascia ritenuta agiata. Come a Padova, dove la protesta sta montando assumendo i contorni di una vera e propria rivolta della cultura verso il padrone-ladrone. I ricercatori hanno iniziato lo sciopero della fame. Il primo giorno di rinuncia al cibo è stato fatto dalla ricercatrice Chiara Maccato e dai professori Maurizio Casarin e Giorgio Moro.
E, in tutto questo, i telegiornali non si sono prestati a dare un briciolo di rilievo a una protesta così mastodontica. I pochi mezzi d’informazione che hanno trattato l’argomento, come sempre, hanno strumentalizzato la notizia parlando di “infiltrazioni” all’interno del dissenso. Per capire quanto questo sia falso basta andare a vedere l’unità d’intenti fra gli studenti e gli insegnanti dimostrata in questi giorni.
Siete sicuri che nella vostra adorata “scuola privata” potrete rivedere tutto questo? Non incalzare un nemico disperato. Poiché la disperazione può produrre una forza inaspettata (Sun Tzu).