California. E fu strage a Natale

di Anna Laudati
Un uomo vestito da Babbo Natale si introduce nella casa degli ex suoceri armato di pistola e molotov artigianale. Il bilancio provvisorio è di 8 morti (di Monica Scotti)

killercalifornia01g.jpg“Babbo Natale può essere cattivo”, questo purtroppo è quello che avrà pensato la bambina di 8 anni che, corsa ad aprire la porta a Santa Claus in una casa di Covina, in California, si è vista esplodere in faccia un colpo d’arma da fuoco. Era solo l’inizio della mattanza di Natale che ha scioccato l’America.  

Il lavoro da elettricista perso in estate, un matrimonio fallito, un divorzio difficile conclusosi appena una settimana prima, la rabbia contro l’ex moglie accusata d’avergli portato via soldi, l’affetto dei tre figli, dignità…sarebbero queste le ragioni che hanno scatenato  la follia omicida di Bruce Jeffrey Pardo, l’uomo di 45 anni che vestito da Babbo Natale si è presentato a casa degli ex suoceri, a Covina, 40 chilometri a est di Los Angeles, la sera della Vigilia e ha compiuto una strage, uccidendo otto persone e dando alle fiamme l’intero l’edificio, una villetta a due piani.

Ci sono volute quasi due ore di intenso lavoro prima che i pompieri riuscissero a domare l’incendio: ad attenderli la scoperta di otto corpi straziati, resi irriconoscibili dalle pallottole e dal fuoco. Ancora si cercano tre persone che mancano all’appello.

Secondo una prima ricostruzione della polizia di Los Angeles, basata sui racconti dei testimoni e dei superstiti, Pardo, avrebbe bussato alla porta dell’abitazione, dove il 24 dicembre si stava svolgendo una festa con almeno 25 invitati, tra vicini e parenti dell’ex moglie, Sylvia, verso le 23.30.

Indossava il tradizionale costume rosso e bianco da Babbo Natale ma nei pacchi che aveva con sé non c’erano doni, bensì una pistola semiautomatica carica e un dispositivo molotov di probabile fabbricazione artigianale costituito da una tanica di benzina alta quasi un metro. Non appena gli è stata aperta la porta ha dato inizio al massacro. Il primo bersaglio è stato proprio la bambina di 8 anni che era corsa ad accoglierlo e che è stata investita da un proiettile in pieno volto. La piccola è attualmente ricoverata e versa in gravi condizioni anche se non è in pericolo di vita, l’attendono un lungo e duro periodo di cure e riabilitazione.

In pochi istanti si è scatenato l’inferno. L’uomo armato ha fatto irruzione nel salone iniziando a far fuoco all’impazzata. Alcuni invitati sono riusciti a mettersi in salvo e a dare l’allarme gettandosi dalle finestre in frantumi o cercando rifugio dietro mobili e pareti. Una ragazza di 20 anni si è fratturata una caviglia lanciandosi dal secondo piano della villetta, mentre un 16enne è finito in ospedale per una ferita alla schiena.

Dopo la strage l’aggressore si è dato alla fuga. Ha poi raggiunto la casa del fratello a Sylmar, cittadina a circa 64 chilometri di distanza, dove pare si sia tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa. A ritrovare il suo corpo è stato il fratello rincasato nelle prime ore del mattino.

A rendere ancora più inquietante questa terribile vicenda sono i racconti delle persone che hanno conosciuto l’assassino, descritto come un uomo “tranquillo, cordiale, sorridente, amante del giardinaggio”, che prima di mettersi alla guida dell’auto noleggiata che lo avrebbe condotto sul luogo della strage aveva seguito la messa di Natale prestando servizio come volontario per le iniziative parrocchiali.

Nella sua abitazione sono stati ritrovati  quattro fucili da caccia, una rivoltella, carta da regalo e una tanica di benzina analoga a quella presumibilmente usata da Pardo per incendiare la casa degli ex suoceri. Proprio la sostanza infiammabile usata per la strage ha destato lo stupore degli inquirenti che dichiarano di non averne mai visto una così potente, acquistabile online sul sito WeFuelFun.com.