Aldo Giovanni e Giacomo tutti su un comò
“Il Cosmo sul comò”, uscito nelle sale italiane il 19 dicembre 2008, propone una nuovo genere di comicità (di Gianfranco Mingione)
I “fratelli cinematografici” ci hanno riprovato per la sesta volta con un loro film. La regia è firmata da Marcello Cesena e nel cast figurano diversi volti noti del cinema e anche della televisione italiana: oltre ai noti Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti, figurano anche la giovane Isabella Aragonese, la navigata Angela Finocchiaro e la presentatrice Victoria Cabello. Andare al cinema nel periodo natalizio, si sa, è impresa alquanto difficile. I nuovi cinema multiplex, diversamente dai vecchi cinema, funzionano un po’ come le prenotazioni dei voli low cost o i preziosi last minute. Se arrivi in ritardo rischi di perdere il tuo film e di dover aspettare la nuova proiezione. Ed è così che spesso ci troviamo a vedere altri film.
Negli altri quattro episodi – Osa, Fecondazione, Milano beach, Quadri – vi è la partecipazione di diversi attori e attrici come la brillante Angela Finocchiaro, che nell’episodio “Fecondazione”, interpreta il ruolo di una dottoressa. In questo episodio Giacomo e l’attrice Sara D’Amario interpretano una giovane coppia che decide di avere un figlio. Si rivolgono anche all’aiuto di una dottoressa, Angela Finocchiaro, che gioca abilmente con i luoghi comuni o alcuni toni e modi di fare dei medici in casi come questo.
Così come nell’episodio “Quadri” compare anche un volto giovane della televisione italiana, la presentatrice Victoria Cabello, nei panni del famoso dipinto della “dama con l’ermellino”. Chiaro omaggio a Harry Potter, grazie all’utilizzo di effetti speciali, nell’episodio si instaura un divertente dialogo, o meglio un “unione”, fra i quadri e coloro che in essi sono dipinti.
Come disse Totò, “si cambia il costume, si cambiano i fatti, ma i canoni della comicità sono sempre gli stessi, non esiste il comico moderno (…) il comico è d’istinto e deve avere tutto comico: la faccia, le orecchie, il naso, le mani, tutto; deve essere perfetto”. Come a dire che il comico vive sì la sua attualità storica ma i principi del meccanismo della risata, sono sempre gli stessi. Ed Aldo Giovanni e Giacomo hanno da dare ancora molto per superare se stessi e intraprendere delle innovative forme di comicità leggera, ma non solo.