DDL 773. La protesta dei giovani blogger: una legge bavaglio
Il Sen. D'Alia (UDC) ha presentato al senato il ddl 773 nel pacchetto sicurezza. Da oggi in poi il ministro dell'Interno può far oscurare tutti i blog e tutti i siti che si macchiano di reato d'opinione o per apologia di reato (di Sebastian Zappulla)
Proprio in questi giorni il Senato ha approvato il ddl 773 nel pacchetto sicurezza, questo ddl farà si che molti blog, siti e tutto ciò che esiste su internet, sarà oscurato dal Ministro dell'Interno se si reputa che ciò che è sulla rete sia in contrasto con la legge D'Alia. Il Senatore ha spiegato come questo Disegno di Legge sia il frutto della degenerazione che si è creata su un social network ormai famosissimo, cioè facebook.
Proprio qualche mese fa, infatti, su questo social network erano nati alcuni gruppi inneggianti alla mafia, a Totò Riina e Bernando Provenzano, quindi si è pensato bene di creare un ddl in grado di stroncare questi fenomeni. Intanto sulla rete imperversano le proteste dei giovani blogger. Molti parlano di legge bavaglio, perché si pensa che molti blog come quelli di Grillo, Travaglio e altri verranno oscurati, per non parlare di youtube.In merito a ciò è intervenuto il Sen. D'Alia rispondendo ad una domanda del giornalista di Republica: A. Gilioli: All'interno di YouTube, per esempio, ci sono diversi video che potrebbero ricadere, forse, all'interno della tipologia da lei enunciata. Se YouTube non cancella quei video viene oscurato l'intero YouTube? D'Alia: Secondo me si, certo, l'emendamento introduce l'articolo 50 bis al pacchetto sicurezza, che consente al ministro dell'interno, su comunicazione dell'autorità giudiziaria che procede per delitti di istigazione a delinquere o apologia di reato, attribuisce al ministero dell'interno il potere di disporre che i fornitori di connettività alla rete internet utilizzino gli strumenti di filtraggio nei confronti di quei siti o social network che contenessero, diciamo, dichiarazioni e quant'altro connesse a queste ipotesi di reato.
Se il gestore del sito non si fa carico di cancellare questi soggetti dal sito, è giusto che il sito venga oscurato”. Una legge che non esiste in tutti i paesi occidentali, ma che esiste in Cina e si chiama “Golden Wall”, esiste in Birmania e in Korea del nord. Si ma stiamo parlando di paesi a regime dittatoriale. In Italia, paese demoscratico, il Ministro senza il consenso della magistratura, potrà oscurare tutti i siti che vorrà.
Queste ad oggi sono le paure dei navigatori di internet, dei giovani che riempiono la rete con i blog e siti di vario genere. E quindi le proteste aumentano di giorno in giorno, anche perché sulla rete il coro di malcontento è unanime. C'è chi parla di attentato alla libertà di parola, c'è chi dice che questa è la prima scintilla di un attentato alla democrazia. Sicuramente è un momento ‘particolare’.