UEXTE: I giovani, l'Europa e il diritto di voto
Se la disaffezione per la politica è alta a livello nazionale, a livello europeo la situazione è anche peggiore. I cittadini che conoscono bene le istituzioni, il loro funzionamento e che hanno fiducia nella possibilità che l’Unione Europea possa svolgere un ruolo efficace nei problemi reali con i quali la gente si confronta sono pochi. Anche le nuove generazioni, che pure sono cresciute in una Europa sempre meno vincolata dai confini geografici dei singoli Stati, non invertono la tendenza.
In Italia, uno studio commissionato dal Ministero delle Politiche giovanili ha recentemente messo in evidenza che solo un giovane su 5 (su un campione dai 18 ai 35 anni) è al corrente che i Paesi appartenenti all’UE sono attualmente 27. In un panorama come questo, qualsiasi iniziativa da parte delle istituzioni europee per farsi conoscere e per avvicinare i giovani è già di per sé un segnale positivo della volontà di reagire seriamente all’indifferenza e alla sfiducia che la gente ha verso di loro.
Si tratta di un’iniziativa importante, perché gran parte di coloro che vi partecipa ha compiuto 18 anni successivamente alle elezioni del 2004 ed esercita quindi il suo diritto di elettore per la prima volta. Le attività che verranno svolte saranno principalmente di carattere informativo-partecipativo e coinvolgeranno ciascuna un gruppo di 25 giovani. Sul sito di UEXTE si legge che i luoghi deputati per tali momenti formativi non saranno solo gli istituti scolastici e le università, ma in generale tutti quelli “di aggregazione e associazionismo giovanile”.
Il ruolo preminente delle reti Eurodesk e Europe Direct non è casuale ed è stato pensato per realizzare una serie di attività progettate congiuntamente da tutte le reti nazionali di informazione comunitaria, in previsione dei futuri riassetti di tali reti e secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Comunità Europea. Tuttavia l’iniziativa è aperta anche agli enti e alle strutture locali che vogliano occuparsi dei temi legati al progetto. Nei prossimi giorni, dunque, un centinaio di operatori di tali enti partner locali saranno coinvolti nelle attività di formazione iniziale.