UEXTE: I giovani, l'Europa e il diritto di voto

di Anna Laudati
Le prossime elezioni europee nei 27 Paesi membri della Ue si terranno i prossimi 4 e 7 Giugno. Le  istituzioni cercano di coinvolgere le nuove leve di elettori (di Andrea Sottero) 

uexte.gifSe la disaffezione per la politica è alta a livello nazionale, a livello europeo la situazione è anche peggiore. I cittadini che conoscono bene le istituzioni, il loro funzionamento e che hanno fiducia nella possibilità che l’Unione Europea possa svolgere un ruolo efficace nei problemi reali con i quali la gente si confronta sono pochi. Anche le nuove generazioni, che pure sono cresciute in una Europa sempre meno vincolata dai confini geografici dei singoli Stati, non invertono la tendenza.

In Italia, uno studio commissionato dal Ministero delle Politiche giovanili ha recentemente messo in evidenza che solo un giovane su 5 (su un campione dai 18 ai 35 anni) è al corrente che i Paesi appartenenti all’UE sono attualmente 27. In un panorama come questo, qualsiasi iniziativa da parte delle istituzioni europee per farsi conoscere e per avvicinare i giovani è già di per  sé un segnale positivo della volontà di reagire seriamente all’indifferenza e alla sfiducia che la gente ha verso di loro.In vista delle prossime elezioni, è stato ideato il progetto UEXTE, che si propone di preparare e responsabilizzare un consistente numero di giovani verso quello che è il diritto-dovere simbolo di qualsiasi democrazia rappresentativa: il voto. 

 

Si tratta di un’iniziativa importante, perché gran parte di coloro  che vi partecipa ha compiuto 18 anni successivamente alle elezioni del 2004 ed esercita quindi il suo diritto di elettore per la prima volta. Le attività che verranno svolte saranno principalmente di carattere informativo-partecipativo e coinvolgeranno ciascuna un gruppo di 25 giovani. Sul sito di UEXTE si legge che i luoghi deputati per tali momenti formativi non saranno solo gli istituti scolastici e le università, ma in generale tutti quelli “di aggregazione e associazionismo giovanile”.

 

C’è da scommettere che il successo dell’iniziativa sarà in gran parte determinato  dalla capacità di chi organizza gli incontri di trovare formule innovative, originali e coinvolgenti per rivolgersi ai suoi interlocutori. Il progetto è promosso dal Ministro della Gioventù e dalla Agenzia Nazionale per i Giovani, dal Partenariato di Gestione nel settore dell’informazione e della comunicazione sull’Unione Europea e viene realizzato nella sua parte operativa da Eurodesk Italy in cooperazione con  la rete italiana Europe Direct  e con il supporto tecnico di Studiare e Sviluppo.

Il ruolo preminente delle reti Eurodesk e Europe Direct  non è casuale ed è stato pensato per realizzare una serie di attività progettate congiuntamente da tutte le reti nazionali di informazione comunitaria, in previsione dei futuri riassetti di tali reti e secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Comunità Europea. Tuttavia l’iniziativa è aperta anche agli enti e alle strutture locali che vogliano occuparsi dei temi legati al progetto. Nei prossimi giorni, dunque,  un centinaio di operatori  di tali enti partner locali saranno coinvolti nelle attività di formazione iniziale.