Sicilia terra di Belzebù

di Anna Laudati

Su circa 100 preti esorcisti censiti in Italia, venti esercitano in Sicilia (di Veronica Centamore

 

esorcista.jpgCi sono alcuni paradisi, come la Sicilia, dove bisogna lottare per sopravvivere in pace. E adesso, non c'è soltanto la vecchia e storica lotta alla mafia ma si è aggiunta pure quella a…belzebù. L’isola detiene un “singolare” primato: il più alto numero di sacerdoti nominati dai vescovi per combattere il demonio. Su circa 100 preti esorcisti censiti in tutt’Italia, 20 esercitano in Sicilia. Mons. Renzo Levatori ha tenuto un ciclo di lezioni spiegando come “il demonio, che è tra di noi, spesso usa come strategia il far dire che non esiste».

Ma allora cosa bisogna pensare, che lo scettico sia un demonio? A guidare gli esorcisti isolani è fra Benigno che opera nel convento ricavato nell’ex carcere di Corleone. Ma qui, non può non partire una reminiscenza che riguarda da filmografia di Roberto Benigni (ricordate il “Piccolo Diavolo”?). Beh! Forse è meglio non ricordarlo adesso perché l’argomento pare piuttosto serio. Inoltre non si può fare a meno di pensare che quella parte di Sicilia è proprio quella che ha dato i natali ai più terribili mafiosi che hanno infestato l’isola. Ma «Riina e la mafia non sono una manifestazione del diavolo –tiene a precisare - ma il frutto di scelte sbagliate» spiega fra Benigno. 

Nel resto d’Italia, ce ne sono tanti che praticano spesso l’esorcismo fai da te. In Sicilia, non hanno paura di uscire allo scoperto. Come si manifesterebbe il diavolo? «Oggi bisogna stare attenti a fattucchieri, messe nere, musica e mode sataniste: sono spesso dei varchi utilizzati proprio dal demonio». A quanto pare donne e giovani sarebbero le vittime preferite. Fra Benigno rassicura: «Bisogna saper distinguere la presenza del demonio dalle patologie psichiatriche. Le possessioni totali sono molto rare, più frequenti i casi di cosiddetta vessazione, mentre spesso ci troviamo solo di fronte a soggetti con sdoppiamento della personalità». Donne e giovani poi se si è giovani donne… è fatta!! Ma non è proprio così… Questo succede quando il giovane segue il branco (più in solitudine che se fosse da solo), in balia di se stesso. Quando non ha dei punti di riferimento che fanno girare il suo mondo, quando ha bisogno e cade nelle “grinfie” sbagliate. In Sicilia come a Udine, l’essere soli è uguale ovunque.

Esistono due tipologie di satanismo: giovanile-"acido" e "cultuale" (forma organizzata di devozione a Satana caratterizzata da una precisa identità dottrinale, praticato in Italia da circa 600 adepti). Il satanismo "acido" riguarda ragazzi fra i sedici e i venticinque anni, non riuniti in gruppi organizzati che si ispirano alle estreme avanguardie artistiche, soprattutto musicali (il cosiddetto "rock satanico"), fanno uso di stupefacenti e mettono in scena rituali satanici "caserecci" sotto l’influsso di film, trasmissioni tv, giornali (più spesso fumetti). Disprezzati dai gruppi di satanismo "cultuale"(o  "degli adulti"). In genere si dedicano a sacrifici di animali, ad atti sessuali accompagnati dalla rottura di un crocifisso, alla profanazione di chiese e cimiteri. Non è escluso che qualche adepto trascenda in episodi di violenza carnale o, in casi rari, anche in sacrifici umani. Questi sono quelli che scelgono Satana ma talvolta è lui ad impossessarsi delle sue vittime. E questa è ben altra cosa.

A fianco degli esorcisti c’è anche Sergio Zappalà, medico di famiglia di Borgetto, «Avevo una paziente sempre malata anche se dagli accertamenti clinici non veniva fuori mai nulla. E’ tornata a star bene solo dopo l’intervento dell’esorcista. Da quel momento ho capito che mi mancava qualcosa perché nessuno mi ha spiegato che oltre alle malattie del corpo c’è anche dell’altro” Le malattie dell’anima, forse? Ma concretamente il demonio come si manifesterebbe? «L’indemoniato ha una feroce avversione al sacro – spiega fra Benigno - se in estate lo bagni con l’acqua benedetta si sente bruciare, se gli mostri il crocifisso ti sputa. In più mostrano una forza e una capacità di ragionamento sovraumani». «Troppo spesso i giovani sono disorientati e questo li porta a coltivare mode e culti satanisti – dice padre Enzo Romano - forse il vero demonio è la solitudine». Forse il vero demonio è la mancanza di un sogno. Questa, in particolare, è anche la terra di Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Vito Schifani e gli altri ragazzi delle scorte, di angeli… nient’altro che angeli. Nel sangue dei siciliani il fuoco di quest’isola meravigliosa, la virilità e le passioni della sua gente (Saul). Ma soprattutto la forza di questi giovani che stanno trovando il coraggio di cambiare grazie anche a questi angeli caduti nella continua lotta contro il male. Finchè c’è lotta c’è speranza. No?  

Ps: Che ci crediate o no il mio pc si è spento più volte mentre scrivevo quest’articolo. Sono Siciliana, giovane e pure donna… Opsssss!!!

(Foto da sentierisevaggi.it)