Ifwerantheworld: "Il mondo che vorrei"
L’idea, partita dalla constatazione che “spesso le persone usano i social network per aggregarsi e non per agire”, è nata grazie alla collaborazione dell’esperta di marketing Cindy Gallop con lo sviluppatore Wendell Davis. Secondo i dati del Center for the Digital Future dell’ University of Southern California, il 75% degli iscritti a comunità online si fa coinvolgere in iniziative sociali e l’87% ha iniziato a interessarsi a queste cause solo dopo l’ingresso in una community.
Infatti, come ormai tutti sanno, internet rappresenta oggi uno dei maggiori canali, se non il primo, in cui più persone si “incontrano”. Quindi, quale modo migliore e soprattutto valido per raggiungere questi obiettivi? Il sito, al momento non ancora utilizzabile, sarà costituito da un motore di ricerca in cui sul l’homepage risulterà la scritta: “se guidassi il mondo vorrei….”; a seguito uno spazio vuoto dove i visitatori potranno annotare ciò a cui di più grande auspicano. Una volta inserito il proprio messaggio-progetto personale, il sito fornirà una serie di risultati possibili per adempiere la “missione”; la quale se portata a termine fa guadagnare punti che confluiscono in una vera e propria classifica.
Inoltre “ifwerantheworld” promette di essere diverso; non è la solito meeting virtuale! Diverso, perchè assegnerà ad ognuno un compito concreto, facendo perno sulla voglia di mettersi in luce agli occhi degli altri. Le buone azioni compiute, infatti, appariranno nel profilo di ogni singolo utente accompagnate da foto e video che documenteranno il tutto. Le “best practice”, una per una, verranno poi allineate graficamente su di un asse per dare in ogni momento la percezione dei progressi che si fanno verso quello che è il raggiungimento dell’obiettivo finale. Ma le piccole buone intenzioni possono davvero provocare i grandi salti?
E’ quello che crede appunto l’ideatrice di questo nuovo social network, anche se bisogna ricordare che da che mondo è mondo nessuna buona azione si muove sulla strada del no-profit, anzi. Questo, infatti, potrebbe essere un ottimo metodo da adottare all’interno delle nostre aziende, all’interno delle quali i datori di lavoro potrebbero offrire premi o sconti a chi compie determinate azioni! Chissà, questa potrebbe essere una soluzione alla grande crisi che il mondo sta attraversando. Allora cominciamo a pensare che cosa scrivere per riempire quei puntini….