All'asta cimeli nazisti dello storico negazionista David Irving
E’ la riscossa dei Naziskin tra i giovani? (di Monica Scotti)
Lo storico negazionista inglese David Irving torna a far parlare di sé. Su un sito britannico, già ribattezzato Naz-eBay, ha messo in vendita una discutibile collezione di cimeli nazisti tra cui spiccano reperti quali frammenti ossei e una ciocca di capelli di Adolf Hitler (pare raccolti di nascosto dal suo barbiere personale e messi all’asta per 180 mila dollari, oltre 140 mila euro!) e della sua amante Eva Braun.Irving non ha perso tempo a difendersi dichiarando di avere fatto ricorso a 'Naz-eBay' perché sommerso dai debiti, dovuti in gran parte alle numerose cause in cui è stato coinvolto per aver sostenuto le controverse tesi sull'Olocausto che l’hanno reso famoso e gli sono costate il carcere in Austria. Quello che, tuttavia, suona come un pericoloso campanello d’allarme alle orecchie della società civile non è solo il morboso interesse per il Terzo Reich di isolati e danarosi collezionisti di feticci, quanto la presa che le idee di ispirazione neo-nazista sembrano avere su un numero sempre crescente di giovani tedeschi e non.
Il movimento è nato in Inghilterra verso la fine degli anni settanta in seguito alla propaganda operata ai concerti rock e allo stadio da partiti dell’estrema destra britannica.
E sta guadagnando terreno: anche in Russia ad esempio si registrano episodi di sistematica violenza nei confronti di immigrati di origine turca e asiatica. In passato in Italia hanno fatto la loro comparsa sui muri svastica e croci celtiche, né sono mancati raid vandalici ai danni del cimitero ebraico di Roma. Ora la posta sembra essersi alzata, o semplicemente “confusa” da paura e ignoranza: il nemico, la “preda”, non è più l’ebreo o il ragazzo dalla pelle scura, sembra essere diventato più genericamente l’”immigrato” (qualunque sia la sua provenienza, qualunque siano la sua religione e il colore della sua pelle), il “diverso” in maniera indiscriminata. Ci si interroga già se dietro violenze e odio non ci siano solo la rabbia e la frustrazione di generazioni di giovani allo sbando più che radicate ideologie razziste o articolati programmi politici.